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A Giovanni, il più grande intenditore di calcio del mondo

Riportiamo un editoriale pubblicato da Michele Rossetti sulle pagine del sito "Dilettanti in Rete". Da Giovanni, un ragazzo affetto da sclerosi, una lezione per tutte quelle persone che popolano il mondo del calcio

Chi ha l’onere e l’onore di rivolgersi ad un pubblico vasto ha, secondo me, la responsabilità di lanciare segnali positivi e, quanto più possibili, educativi.
Molti utenti di Dilettanti in Rete sono ragazzi che giocano nelle nostre care ed amate squadre dilettantistiche, con un’età media molto bassa, anche se, fortunatamente il nostro sito è frequentato da tecnici, dirigenti e tifosi di ogni età.
Molti  di questi ragazzi non sanno qual è la fortuna che hanno a potersi allenare, condividere uno spogliatoio con altri ragazzi, giocare la domenica, gioire per una vittoria.
Se chiedessimo ad un calciatore delle squadre dei campionati dilettantistici "ti piace il calcio?" risponderebbe "tantissimo!" salvo poi perdersi in contrattazioni sullo stipendio o sull’impiego da titolare o, ancora, allenarsi  con pochissimi stimoli.
Non sò se sia giusto ma voglio condividere con i nostri utenti un episodio che ha cambiato il mio modo di vivere le mie passioni ed il calcio in particolare.
 
Ci sono persone che entrano nella vita di un uomo e, con una frase, sanno farti capire come va vissuta.
Ho un amico caro, si chiama Giovanni  è un ragazzo molto intelligente, un ragazzo sensibile, che ama il calcio più di qualunque altra cosa al mondo.
Giovanni convive sin dalla nascita con una forma di sclerosi che gli ha tolto l’uso delle gambe. Con lui mi ritrovo spesso a scambiare idee, opinioni, pareri sulla vita in generale ma, i nostri discorsi, convergono rapidamente sul calcio, vi posso assicurare che è uno dei più esperti che io conosca.
Dove c’è un campo di calcio lì c’è lui, segue le partite alla tv, quelle dell’U.S.Foggia allo stadio, del calcio dilettantistico.
Una sera, di ritorno dallo stadio Zaccheria(eravamo stati a vedere l’amichevole tra il Foggia ed il Chievo) mi disse:"Sai Michele tu pensi che il mio più grande desiderio sia camminare."
Gli risposi con una battuta(per stemperare l’imbarazzo della sua domanda):"No, penso che il tuo più grande desiderio sia conoscere Monica Bellucci!" Ridemmo, poi gli chiesi:"Perchè camminare non è il desiderio tuo più grande?" "No -mi disse- il mio più grande desiderio è poter disputare una partita di calcio, poter almeno battere un calcio di rigore".
Quella frase mi entrò dentro, mi spalancò la mente, ero imbarazzato, avrei voluto regalare a Giovanni il sogno della vita ma purtroppo non si può.
 
Questa mia esperienza l’ho raccontata a pochissime persone, ho deciso di condividere con gli utenti di Dilettanti in Rete con la speranza che possa far capire ai nostri ragazzi la fortuna che hanno.
Lasciate perdere la 50 euro in più o in meno.
Lasciate perdere le liti per un posto da titolare.
Giocare a calcio è un privilegio non lo dimenticate mai.
 
**P.S.: Caro Giovanni non ti montare la testa per il titolo che ho dato all’editoriale!    🙂

Michele Rossetti
www.dilettantinrete.it