Censiti negli Stati esteri quasi 60mila ex cittadini della provincia
Il foggiano al terzo posto per emigrazione all'estero. Gli emigrati dalla provincia mettono Foggia al terzo posto nella classifica della emigrazione dalla Puglia, quinta regione italiana per numero di emigrati. I dauni sono 59.936, sui 297.536 pugliesi nell'Anagrafe degli italiani residenti nei Paesi esteri.
In testa, col maggior numero di emigrati, la provincia Bari, con 97.158 iscritti alla associazione Aire, poi Lecce (87.199), Foggia appunto, Brindisi (29.887) e Taranto (23.356). È europea al 79 per cento la destinazione principale dei nostri emigrati, Germania soprattutto, Svizzera, Francia, Belgio. Nelle Americhe si conta il 18 per cento dei pugliesi, specie tra Argentina, Usa e Canada. Notevoli le presenze in Gran Bretagna, Brasile, Venezuela e Lussemburgo. Il continente australiano è undicesimo con 4.437 presenze, mentre il Sudafrica è il primo tra gli stati africani e asiatici con 1.437 presenze. Non si esaurisce tutto all'emigrazione europea e oltreoceano, naturalmente, ci sono le regioni italiane, meta dei viaggi della speranza 50 anni fa. Non si può dimenticare che il trasferimento di forza lavoro dal Mezzogiorno ha convertito in metropoli le città del Nord. Scene di ordinaria emigrazione dalla Puglia anni Sessanta verso le industrie settentrionali sono in un saggio che ricostruisce le trasformazioni degli spazi urbani in Italia, dal secondo dopoguerra. "Le città visibili" il Saggiatore, a cura di Robert Lumley e John Foot, 304 pag. 25 euro, analizza la metamorfosi dei centri industriali, spinti verso la dimensione di grandi metropoli moderne dai ripetuti flussi migratori, che hanno dato sviluppo ad un tessuto sociale variegato. Sotto indagine ambiti diversi, dalla immigrazione alla cultura giovanile fine anni Cinquanta, dalla architettura utopica del 1960 alla riconversione dei paesaggi da agricoli a postindustriali. Lumley e Foot insegnano storia e cultura italiana nello University College di Londra. Il volume raccoglie i saggi di numerosi ricercatori che orbitano in area accademica anglosassone. E tra le novità il Saggiatore, dedicate agli esempi di arredo urbano del tipico ambiente settentrionale, ecco un volume attento alla poesia dei giardini, veri paradisi verdi. Educativi, romanzeschi, perfino industriali: sono tra i tanti dei quali ha riguardo la storica dell'arte Annamaria Conforti Calcagni, "Bei sentieri, lente acque" 356 pag. 25 euro. È dedicato ai giardini che, in particolare nel Lombardo Veneto, tra fine 1700 e secondo 1800 abbellirono palazzi in città, ville e tenute borghesi, risultando la sintesi felice di tutte le arti e l'espressione di istanze filosofiche e ideologiche. Ha vinto il premio Grinzane Cavour giardini botanici.