Enrico Santaniello, consigliere regionale dell'Udc, è il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Foggia. L'intesa è stata raggiunta a Roma su due «tavoli»: il – primo, quello dell'Udc; il secondo, quello della coalizione di centrodestra. L'Udc, che aveva proposto due nomi ai partner della coalizione, e cioè Enrico Santaniello ed Angelo Cera,aveva bisogno di chiudere la partita e di fare una scelta, anche per non fornire spago ai tempi lunghi in particolare di Forza Italia. Così davanti al segretaria nazionale Cesa e al leader del partito, Casini, l'Udc foggiana ha raggiunto un'intesa che era stata peraltro preannunciata proprio nella visita a Foggia dell'ex presidente della Camera, Casini: «Chi opta per le amministrative non può candidarsi alle politiche e viceversa». Così sulla scorta di questo codice Santaniello e Cera hanno trovato l'intesa: Santaniello va a giocarsi la carta della presidenza della Provincia, mentre Cera scalda ì motori per un posto al Parlamento. La scelta di Santaniello è stata accettata anche da Forza Italia, e cioè dal coordinatore regionale Raffaele Fitto con il quale Santaniello aveva avuto qualche incomprensione in occasione delle ultime elezioni regionali. E' stata cosi ritirata, sia pur con qualche mugugno, l'idea di candidare alle provinciali il senatore Carmelo Morra che, evidentemente, dovrebbe giocarsi nuovamente la carta del Parlamento. Quanto ad Alleanza nazionale va detto che il partita di Fini non ha mai posto veti, a parte l'idea del consigliere regionale Roberto Ruocco di scegliere il candidato del centrodestra attraverso lo strumento delle elezioni primarie. Alleanza nazionale aveva tuttavia manifestato l'intenzione di portare al tavolo delle trattative a livello foggiano una «rosa» di nomi: dall'europarlamentare Salvatore Tatarella al presidente dell'ente nazionale Parco del Gargano, Giandiego Gatta; dall'ex capogruppo al Consiglio regionale, Oronzo Orlando alla stessa presidente provinciale dei circoli di An, Lucia Lambresa. An ha preferito comunque tenere «basso» il profilo della richiesta rimettendosi appunto agli spunti offerti dall'Udc e da Forza Italia, anche perché Alleanza nazionale avrebbe appunto intenzione di «ipotecare» 11ncarico di sindaco per le prossime elezioni al Comune capoluogo. Per completare il quadro, va infine ricordato che pure la Destra, il movimento di Storace che ha in Agostinacchio il suo punto di riferimento in provincia di Foggia, ha dato comunque il via libera alla candidatura di Enrico Santaniello a Palazzo Dogana. Ora si tratta solo di formalizzare la candidatura nel corso di una manifestazione, visto che il centrodestra ha fatto sapere di avere bello e pronto anche il programma per le elezioni provinciali. Certo che i movimenti legati alle candidature per le elezioni provinciali e politiche fanno saltare i «lucchetti» ai recinti del centrodestra, soprattutto nell'eventualità di un successo: Santaniello alla Provincia, Cera al Parlamento insieme ad un altro esponente di Forza Italia, Lucio Tarquinio, destinato al Senato, sbloccano di fatto tre «postazioni» del centrodestra nel Consiglio regionale della Puglia. Se poi Pepe deciderà di spendersi per la campagna elettorale al Comune di Foggia, almeno in Alleanza nazionale si libererebbe un posto sicuro per il Parlamento. Insomma, anche sulla spinta del movimento che viene da Roma, a livello provinciale e cittadino il centrodestra dà concreti segnali di vitalità o meglio, intende giocarsi la carta non solo delle politiche ma anche del governo degli enti locali puntando in primo luogo alla conquista «storica» di Palazzo Dogana, per tradizione governato dalla sinistra, per lungo tempo anche in mano ai democristiani, ma di fatto mai vicino alla destra. Una scelta, quella di Santaniello candidato presidente della Provincia, che potrebbe indirettamente sbloccare anche il centrosinistra, ancora alla prese tra l'uscente Stallone sì o no oppure le primarie sì e no, per avere di conseguenza lo scenario più chiaro in vista delle elezioni provinciali di Foggia.