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Un film sulla vita di Gheddafi ambientato alle Tremiti

Muammar Gheddafi alle isole Tremiti. Non c'è nulla da temere, questa volta non c'è nessuna crisi internazionale e non si temono attentati. L'uomo che è sbarcato sull'arcipelago delle Diomedee è l'attore che impersonerà il generale.Il "paradiso tremitese" potrebbe diventare il set di un film sulla vita del generale libico, nemico giurato degli italiani. Roberto Rossellini, figlio del famoso regista neorealista è stato a Termoli per poi salpare alla volta delle Tremiti. Con lui anche una delegazione di ministri e funzionari libici. La pellicola dovrebbe prendere spunto da un libro autobiografico pubblicato di recente nello stato del generale. Ed in effetti un certo particolare legame tra Gheddafi e le isole Tremiti c'è sempre stato. Nel 1987 il capo militare rivendicò la proprietà dell'arcipelago che negli anni di guerra con lo stato italiano aveva ospitato numerosi militari della sua patria. Infatti, proprio sull'isola di San Nicola sono seppelliti 400 militari libici che lì erano stati deportati durante la battaglia, tanto che l'attuale sindaco Antonio Calabrese, all'epoca in quota alla Dc, volle dedicargli un intero cimitero e lo stesso si propose poi di fare da intermediario tra i due Governi ai tempi di un difficile quanto pericoloso dialogo internazionale. Muammar Gheddafi arrivò infatti a far esplodere il faro di San Domino – che ancora oggi porta impressi i segni evidenti dell'attentato di venti anni fa – per dimostrare quanto determinate fossero le sue intenzioni di "accaparrarsi" le Tremiti ed è probabile che proprio questi fatti verranno rievocati nella pellicola dei Rossellini.