Il Presidente relazionerà in Consiglio sul “no” dell’Europa.Una lunga riunione in presidenza con i tecnici della protezione civile pugliese. Al termine, però, bocche cucite ed un pizzico di imbarazzo. II presidente Vendola riferirà oggi al Consiglio regionale sulla vicenda dei fondi europei per gli incendi dell'estate 2007 sul Gargano, soldi che l'Ue non erogherà alla Puglia (e nemmeno ad altre otto Regioni) perché le domande giunte a Bruxelles non sarebbero state presentate nei termini. Ieri Vendola ha convocato il responsabile dell'ufficio di protezione civile, Giuseppe Tedeschi, al quale ha chiesto conto della procedura. Che, a quanto si è saputo, è effettivamente partita da Bari per approdare poi negli uffici romani del capo dipartimento Guido Bertolaso. Ma la protezione civile nazionale – lo ha ribadito Bertolaso venerdì – avrebbe fatto solo da tramite, limitandosi a trasmettere a Bruxelles quanto ricevuto dalle varie Regioni. Per quanto riguarda la Puglia, una sommaria ricostruzione dei fatti è questa. Il dipartimento nazionale della protezione civile ha scritto due volte a Bari, il 27 luglio (tre giorni dopo i roghi) e il 18 settembre, una dettagliata missiva in cui specificava i criteri e le modalità per accedere ai finanziamenti del fondo di solidarietà. A quanto pare, però, la domanda pugliese sarebbe stata presentata a Bruxelles fuori tempo massimo (il termine era il 26 settembre).
L'errore, dunque, pare esserci stato, nonostante Bertolaso abbia chiesto all'Ue un minimo di elasticità nell'applicazione del regolamento. È vero anche che il fondo di solidarietà istituito nel 2002 presso la Direzione per le politiche regionali è pensato soprattutto per le grandi calamità, e che negli anni passati i finanziamenti concessi all'Italia sono stati piuttosto rari. I soldi europei, in ogni caso, coprono soltanto le calamità che hanno colpito più del 50% della popolazione, ed è proprio su questo parametro che Bertolaso avrebbe chiesto un'interpretazione non fiscale: se calcolato su base regionale – come pare che la Commissione abbia effettivamente fatto – avrebbe infatti escluso tutte le domande presentate dall'Italia. Nella riunione di ieri il responsabile della protezione civile regionale avrebbe ribadito a Vendola di aver fatto tutto quanto secondo le regole, smentendo così le affermazioni dell'europarlamentare azzurro Mario Mauro secondo cui invece la Puglia avrebbe confuso le date degli incendi sul Gargano. La richiesta presentata dalla Puglia era di 61 milioni, calcolando i danni al patrimonio boschivo, agli insediamenti turistici e ad alcune strutture di trasporto. La notizia del «no» di Bruxelles ai rimborsi per gli incendi ha fatto lievitare la polemica politica, con violente accuse da parte dell'opposizione. E il sindaco di Peschici, Franco Tavaglione, ha annunciato un consiglio comunale monotematico che si occuperà del problema. È opportuno notare che Peschici e Vieste stavano valutando l'opportunità di chiedere una deroga ai vincoli previsti dalla legge sulle aree percorse dal fuoco (divieto di rimboschimento, divieto di nuove edificazioni, divieto di pascolo) proprio per poter utilizzare i fondi europei.