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Sarà un’estate anemica?

L’allarme per un clamoroso e drammatico flop della stagione estiva è ad uno stadio avanzato.  prenotazioni anemiche e ai mi­nimi storici, e per il futuro si vede poco di positivo all’orizzonte.
Le conferme di questa che po­trebbe essere davvero una vera; ecatombe, vengono dalla diretta testimonianza di operatori turi­stici locali. "Per Pasqua e Pente­coste non ho nessuna prenota­zione-dice a l'Attacco Dante Ot­tolini proprietario della struttu­ra ricettiva Holiday- Questo calo si è notato già dall'anno scorso. Per fortuna io ho la mia clientela storica che rappresenta lo zoc­colo duro sul quale si basa la mia attività. La flessione è netta e me lo conferma anche mio figlio che è alla borsa del turismo di Mona­co di Baviera. I tedeschi ormai sono diffidenti verso il nostro territorio: Per quanto mi riguar­da, non sono proprio pessimista, ma decisamente preoccupato, perché ogni anno ci sono sempre meno turisti e non ho nuovi clienti- aggiunge- i tedeschi so­no un popolo parsimonioso e di certo non possono e non voglio­no pagare i costi alti del nostro turismo. Basti pensare che due settimane a Sharm el Sheik costa 700euro tutto incluso, mentre qui i costi settimanali sono ben più alti. Ci sono costi irreali, che oltretutto ora subiscono la con­correnza dei voli low cost last mi­nute che consentono di andare ovunque. Appunto ci manca un aeroporto. Se non si vuole co­struire uno nuovo, adeguiamo quello di Amendola a voli civili. L'aeroporto aiuterebbe sicura­mente a risollevare l'attuale si­tuazione. Ora come ora siamo tagliati fuori dal giro che conta- e sottolinea- Comunque in Italia bisogna abbassare i prezzi, non è possibile che ci sia l'IVA così alta e i costi dell'energia troppo esor­bitanti. Costa parecchio venire con la classica roulotte dalla Germania con i costi di carbu­rante e pedaggio autostradale che sono vigenti in questo perio­do. Bisognerebbe agevolare questo tipo di turisti, soprattutto le classi medie come impiegati e operai". E non finisce qui. "Un'altra carta da giocarsi me­glio è la destagionalizzazione. Purtroppo non siamo favoriti dalle situazioni ambientali, per­ché non possiamo offrire sole e mare dodici mesi l'anno. Su que­sto la Turchia è i Paesi del nord Africa sono avvantaggiati. Spero che dopo Pasqua i turisti si sveglino e vengano a prenotare!. Non sono meno pessimistiche l’analisi e le previsioni dell’imprenditore viestano Michele Mobiletti: “ Sulla mia struttura non ci saranno grosse ripercussioni perché è piccola e lavoro solo con gli italiani, ma le prenotazio­ni sono inferiori rispetto a l'anno scorso-afferma Nobiletti-. Co­munque l'aeroporto è utile se programmato bene, altrimenti si fallisce come è capitato all'A­mendola e al Gino Lisa". E i tede­schi? "Sono sempre meno per­ché da noi manca la competiti­vità con i nostri `rivali'- sottoli­nea-. Comunque credo che non siano gli incendi l'unica causa dei nostri mali, perché anche Spagna e Grecia sono state pe­santemente colpite dagli incedi, ma sono riuscite a ripartire. I ve­ri problemi sono la mancanza di programmazione e la scarsa via­bilità. Dobbiamo capire che l'ae­roporto è importante per tutti no solo per gli stranieri". Nette le riflessioni di Michele Soldano, giovane tour operator titolare dell'agenzia Bisanum. "Il Garga­no ormai non è più ad appan­naggio dei tedeschi, ma dei ce­chi, polacchi e svedesi-dichiara a l'Attacco -. L'attuale andamen­to delle prenotazioni, soprattut­to tedesche, è molto lento. Non avere un aeroporto nelle vici­nanze costituisce un grosso haai­dicap, perché i tedeschi sono un popolo 'comodoso' e non vo­gliono farsi molte ore di trasferi­mento dall'aeroporto di Bari Palese a Vieste". Insomma, favo­revole. "Certo, Vieste è il bari­centro del turismo garganico – conclude-. I tedeschi ormai pre­feriscono la Croazia, la Tunisia, la Spagna, l'Egitto e la Grecia che sono i nostri competitor più qua­lificati. E non parlerei di soli pro­blemi di calendario come dico­no molti operatori turistici. Co­munque dobbiamo aspettare la Bit di Milano per tirare le somme definitive, perché questo ap­puntamento rappresenta il vero termometro della situazione". Un ulteriore-dato poco positivo per il Gargano, viene da rappor­to pubblicato sulla stampa na­zionale, secondo il quale, l'Italia è al primo posto tra le mete pre­ferite, in particolare dei turisti tedeschi, riuscendo a scalzare, per la prima volta dagli anni 80, l'agguerrita Spagna. Stando ad una ricerca, oltre i110% dei tede­schi che sono andati in vacanza all'estero hanno scelto l'Italia, a fronte di un 9,2% di preferenze accordate alla penisola iberica. Piace il bel paese soprattutto per la varietà dell'offerta turistica. Anche gli operatori si sono di­chiarati soddisfatti dell'andamento del prodotto Italia lo scor­so anno, in particolare per quan­to riguarda le città d'arte e il lago di Garda. Quindi per il Gargano restano le briciole…

Matteo Palumbo
l'Attacco