Le spiegazioni di natura politica con le quali Peppino Marcucci responsabile Enti locali dell'esecutivo provinciale del PD ha detto no al governo istituzionale alla Comunità Montana del Gargano non vengono accettate dal centrodestra.Marcucci aveva sostenuto ieri l'altro che "il Pd dichiara la propria indisponibilità a partecipare ad una Giunta e ad una maggioranza consiliare frutto di accordi tra forze politiche non omogenee per il governo della Comunità montana del Gargano". Poi aveva rimarcato che due sono le ragioni fondamentali: la necessità di procedere in direzione del chiarimento del quadro politico e delle alleanze di governo; l'opportunità di attendere gli esiti delle elezioni amministrative che interessano diversi e importanti Comuni del Gargano. Quest'ultimo argomento, in particolare, "induce ad evitare la costruzione di una Giunta che opererebbe in regime di prorogatio, dunque avendo esclusivamente poteri di ordinaria amministrazione per di più sostenuta da una maggioranza a geometria politica variabile". Non la pensa così Vincenzo Totaro, capogruppo UDC all'ente montano: " Noi come centrodestra avevamo inizialmente acconsentito all'ipotesi proposta. Poi, e diciamola tutta la verità, sono sorti contrasti all'interno del centrosinistra su chi doveva fare il presidente e dopo un mese a fare incontri, se ne sono usciti con questa clamorosa retromarcia. Il tutto a danno della istituzione Comunità Montana del Gargano».