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Vieste – I LAVORI AL CAMPO SPORTIVO A GIUGNO TERMINERANNO

PER RECUPERARE LA VISIBILITA’ OSTRUITA
CI SARA’ UNA DEMOLIZIONE PARZIALE DEI NUOVI SPOGLIATOI

Intervista a Giuseppina Falcone, consigliere comunale delegata allo sport ed alle politiche giovanili

 

Per il campo sportivo comunale a che punto si è con il lavori?
«Lo scorso 6 febbraio 2008 abbiamo ricevuto l’omologazione del campo sportivo in erba artificiale. Spero che il «6» sia un giorno fortunato per il «Riccardo Spina» e che quindi che il prossimo 6 giugno si concludano anche i lavori di realizzazione degli spogliatoi e la messa in sicurezza della tribuna».
Il problema della visibilità del terreno di gioco dalla tribuna se e come verrà risolto?
«Mecoledì 20 febbraio insieme all’assessore al Lavori Pubblici [Franco Notarangelo, ndr] abbiamo avuto un incontro con il dirigente del settore, l’ingegnere Antonio Chionchio, il responsabile del procedimento, l’architetto Pino La Tosa, la ditta appaltatrice dei lavori, Angi di Foggia, e la direttrice dei lavori, l’architetto Laura d’Errico, al fine di accertarci se alcune problematiche sollevateci in questi giorni erano fondate o meno. Purtroppo, dopo un primo sgomento iniziale di reale mancata visibilità parziale del nostro rettangolo di gioco, con i tecnici si è abbozzata una soluzione non invasiva di parziale demolizione e ridistribuzione degli spazi interni. Per quesa soluzione si è prontamente verificato da parte dei tecnici l’essere rispondente ai requisiti richiesti dal Coni, perciò a breve il tutto sarà formalizzato dall’Amministrazione con un proprio atto».

 

Quali sono i principali contenuti del regolamento comunale per la concessione in uso e gestione degli impianti sportivi?
«Questo nuovo regolamento nasce dall’esigenza di recepire la L.R. 33/2006 e d’improntare la gestione  ai principi di buon andamento ed imparzialità, ai criteri di economicità, efficienza e trasparenza, per la massima diffusione dello sport, nelle sue varie discipline, a tutti i livelli, garantendo un’ampia fruizione degli impianti. Gli impianti sportivi comunali vengono classificati in due categorie. Nella prima ci sono quelli annessi o facenti parte di complessi scolastici, nella seconda quelli pubblici. La priorità nella scelta dell’utilizzatore è data agli operatori sportivi che già svolgono attività nell'impianto, in regola con i pagamenti delle tariffe ed  iscritti all’Albo Comunale delle  società sportive, secondo un ordine fissato in base al livello campionati ufficiali cui partecipa il sodalizio, al degli atleti tesserati, gli anni di attività del sodalizio, risultati agonistici ottenuti, attività di promozione dello sport tra i giovani in età scolare, data di prima affiliazione al Coni o ad Enti similari, l’impegno ad aderire a progetti sociali ed educativi realizzati con il Comune. Nell’affidamento in gestione degli impianti sportivi viene data priorità ad un organismo aggregante tutte  le  società  disponibili. Qualora non sussista tale disponibilità, saranno applicati i seguenti criteri di preferenza: statuto redatto ai  sensi  del  D.Lgs.  460/97; iscrizione al Registro Nazionale Coni; presenza nel Comune o nel quartiere; preferenza per le società che abbiano  al loro interno sezioni  associate alla  Federazione  sport per i diversamente abili; numero degli affiliati che praticano l’attività agonistica; livello della struttura tecnico sportiva; anzianità dell’attività; svolgimento di particolari iniziative di interesse sociale; esperienza nel settore; compatibilità sportiva esercitata con quella praticabile nell’impianto; preferenza per il settore giovanile con specifico riferimento all’attività formativa di base; risultati agonistici ottenuti; qualificazione professionale degli istruttori. Qualora  l’Amministrazione non ravvisi l’opportunità di  affidare la gestione dei propri impianti sportivi ai sodalizi locali, ovvero in  assenza della disponibilità di questi  alla gestione su convenzione, si  procederà all’indizione di specifiche gare d’appalto secondo la normativa per l’aggiudicazione di appalti e pubblici servizi».
Secondo quali criteri è stato predisposto il regolamento per la concessione di benefici ad associazioni, società ed organismi sportivi?
«In questo nuovo regolamento vengono indicati i requisiti che devono possedere le associazioni sportive per poter essere iscritte all’apposito Albo. Tale iscrizione è abilitante per il riconoscimento di contributi e benefici comunali nel rispetto delle disponibilità stanziate annualmente in bilancio. L’attribuzione delle forme di sostegno è stabilita secondo la valutazione dei contenuti dell’attività/iniziativa proposta,il livello di perseguimento di interessi di carattere generale in specie per valori di solidarietà, natura del servizio prestato in specie per quelli resi gratuitamente al pubblico, la specificità dell’organizzazione con priorità a quelle di volontariato o che operano senza fini di lucro a favore di terzi, il carattere di originalità e di innovazione del progetto sportivo, il radicamento temporale e nel territorio, la qualificazione professionale degli istruttori. Infine l’ammontare e le condizioni di conferimento delle forme di sostegno sono determinate in riferimento al contributo richiesto in proporzione al costo complessivo ed alla capacità economica del richiedente».
Con l’istituzione della Consulta dello Sport quali obiettivi si vogliono raggiungere?
«La Consulta comunale per lo Sport nasce come organismo consultivo e luogo di partecipazione e confronto tra le realtà sportive, politiche, sociali ed educative della città. Essa si propone di valorizzare le espressioni associative locali  garantendo loro il sostegno del Comune. La Consulta dello Sport eserciterà funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio e della Giunta per ambiti e materie attinenti all’operato delle associazioni che la compongono. Svolgerà inoltre attività di studio e di ricerca. In particolare potrà sottoporre proposte all’assessore o consigliere delegato allo Sport sulle tematiche di settore, potrà promuovere studi e ricerche per la realizzazione ed il miglioramento di impianti e servizi sportivi, potrà formulare analisi e proposte sulla diffusione dell’attività sportiva, potrà sensibilizzare le forze politiche, economiche e sociali verso le tematiche dello sport. La Consulta sarà costituita: dall’assessore o dal consigliere delegato allo Sport che ne fa parte di diritto; da un rappresentante, presidente o suo delegato, per ogni società sportiva operante nel territorio del Comune di Vieste con una attività sportiva espletata in modo continuativo a livello agonistico, formativo o amatoriale e regolarmente affiliata a Federazione o ad Ente di Promozione Sportiva riconosciuta dal Coni, da un rappresentante per ogni associazione portatori di handicap che organizza attività motorie sportive nel territorio comunale; dal presidente provinciale del Coni o un suo delegato; da un rappresentante per la medicina sportiva della ex Asl/Fg1; da un rappresentante per ogni scuola di ogni ordine e grado della città».
Da tempo si discute sull’istituzione di un sodalizio unitario tra le associazioni sportive presenti a Vieste. In cosa consiste? Ritiene che ora il progetto sia fattibile? Quali sono le perplessità e le eventuali resistenze?
«Ormai a qualsiasi livello istituzionale si ravvisa la necessità di addivenire ad un unico soggetto aggregante tutte le associazioni sportive locali al fine di poter conseguire una crescita ed al contempo sviluppo di tutti i livelli e gradi delle varie realtà. In più di un incontro avuto con la Provincia abbiamo avvertito così che l’unica soluzione al problema Omnisport può essere rappresentato da un unico interlocutore aggregante tutte le associazioni sportive. Anche il nostro nuovo regolamento di gestione degli impianti sportivi predilige tale forma. Ritengo che debba essere una delle priorità che le nostre associazioni locali devono perseguire, per finalità che nell’incontro che ho avuto di recente con le associazioni sportive è stata condivisa da gran parte. Sicuramente non sarà una strada semplice da perseguire ma è senz’altro uno strumento che le nostre associazioni dovranno perseguire».
Per lo sport e le politiche giovanili il bilancio comunale di previsione 2008 che risorse stanzierà?
Il bilancio è in fase di predisposizione e spero che quest’anno ci sia la volontà da parte di tutti di voler maggiormente investire nelle politiche giovanili anche vista la prossima istituzione che ci accingiamo a fare di un’apposita Consulta che sarà un organo consultivo provvisto di funzione di impulso nei confronti degli organi elettivi del Comune nelle materia afferenti le politiche giovanili. La Consulta attenderà alle finalità indicate: fornendo pareri, se richiesti, né obbligatori né vincolanti, sugli atti  dell’Amministrazione comunale che  riguardano le tematiche giovanili di competenza dell’assessore o consigliere delegato alle Politiche Giovanili; elaborando documenti e proposte di atti da sottoporre all’Amministrazione Comunale inerenti le tematiche giovanili, tramite i quali concorrere alla definizione delle relative politiche; promuovendo dibattiti, ricerche ed incontri sul settore; favorendo il raccordo tra le realtà locali e le istituzioni; promuovendo rapporti permanenti con le Consulte ed i forum presenti nel territorio provinciale e regionale, con le Consulte ed i forum presenti nelle altre regioni e si raccorda con il livello nazionale ed internazionale;  dando impulso all’Amministrazione Comunale con la presentazione di relativi progetti di intervento. Inoltre il prossimo 26 febbraio saremo ad Andria per la sottoscrizione del Forum Regionale delle Politiche Giovanili a cui, dopo l’istituzione della Consulta cittadina parteciperanno i rappresentanti eletti».
Dopo questi mesi di esperienza amministrativa cosa ritiene indispensabile che l’Amministrazione comunale debba programmare per il suo settore?
«Dai vari forum e incontri a cui ho partecipato in questi mesi sulle tematiche sportive è emersa la necessità per le realtà locali di dotarsi di impianti sportivi, impianti che se non supportati dalle istituzioni provinciali o regionali non sempre sono di facilerealizzazione. Spero che adesso il passaggio, anche se di fatto non è ancora avvenuto, alla Provincia delle competenze in materia di aiuti alla realizzazione e ampliamento degli impianti sportivi offrà maggiori opportunità alla cittadinanza di Vieste, opportunità che noi così come in passato non ci lasceremo sicuramente scappare».