Menu Chiudi

La Borsa del Turismo resta a S. Giovanni Rotondo

Il ritornello è ritornato a circolare pedante e senza sto­nature in questi giorni Borsa internazionale del turismo a Milano e ancora una volta da San Giovanni Rotondo c'è stata una levata di scudi: borsa del turismo religioso da San Gio­vanni a Bari? Il "no" di Nicola Vascello, direttore dell'Apt dauna.La Borsa Internaziona­le del Turismo Religioso da San Giovanni Rotondo a Bari. Quel­la che per ora pare sia solo una voce, è circolata alla Bit di Mi­lano. "E' ufficiosa la notizia che il Cotup abbia già trasferito questa importante manifesta­zione dalla città di San Pio al capoluogo pugliese. Se ciò do­vesse realmente accadere – ha detto Nicola Vascello, commis­sario dell'Azienda di Promo­zione Turistica della provincia di Foggia – farò tutto ciò che è nelle mie possibilità affinché quello che potrebbe essere l'en­nesimo furto non avvenga. Se il Cotup ritiene che i locali di San Giovanni Rotondo siano insuf­ficienti per una manifestazio­ne di tale portata – ha aggiunto Vascello – al massimo la Borsa Internazionale del Turismo Re­ligioso potrà essere trasferita nei locali della Fiera di Foggia, ente che non esiterà a fornire tutta la sua disponibilità". E sempre a proposito di tu­rismo che in questi giorni tiene banco ecco un intervento del segretario provinciale del Pdci provinciale Roberto Consiglio e del comitato regionale. «Gli avvenimenti che si ripetono con cadenza abituale e i pro­blemi che non si risolvono. E' il caso della Puglia la cui offerta turistica trova, leggendo i dati dei flussi turistici di molte pro­vince pugliesi, una non ade­guata valutazione e attenzione proprio alla ormai consumata BIT di Milano. Ma davvero la BIT milanese conserva il suo "fascino" e quindi aiuta a pro­muovere il nostro turismo e a magnificare le bellezze natu­ralistiche e paesaggistiche dei nostri territori e del Gargano in modo particolare. Se da una parte la Commissione Turismo di Confindustria Puglia ravvi­sa l'esigenza di avviare un ri­conoscimento dei sistemi tu­ristici locali tematici e dall'al­tro molti operatori riscontrano un certo affievolimento delle contrattazioni alla "Borsa" per antonomasia vuol dire che qualcosa c'è da rivedere e da ripensare.Ciò in sintonia con le linee guida annunciate dalla Regione Puglia "sulla neces­sità di costruire sistemi turi­stici locali omogenei su tutto il territorio regionale declinati sui più importanti club di pro­dotto: turismo balneare, reli­gioso, sport, terme e benessere, culturale, business e congres­suale".Partendo da questa im­postazione il PdCI ritiene – al­meno per il nostro Gargano – avviare una franca e libera ri­flessione se – ad esempio – non sia il caso di promuovere una "BIT" tutta pugliese, magari allargarla alle altre regioni del Mezzogiorno, Basilicata, Mo­lise, Calabria più isole. Una Borsa che valorizzi su due livelli, nazionale ed inter­nazionale, il turismo di casa nostra con il "prodotto" che si può toccare con le propria ma­ni E le aree e gli ambienti in cui si possa dare luogo una "Borsa in movimento" tutta nostrana e articolata su Gargano, Sa­lento e area tarantina. Per la provincia di Foggia i punti di riferimento non mancano: Vieste/Pugnochiuso, Peschi­ci/Parco del Gargano, Ro­di/Isole Tremiti, Mattina­ta/Baia delle Zagare. Senza pe­raltro tralasciare le aree in­terne dei Monti Dauni per i quali la Regione deve pensare ad investire non solo in in­frastrutture ma anche in at­trezzature leggere per sfruttale le potenzialità benefiche, ad esempio, di un turismo "in­fioccato" nel verde. Per i pe­riodi, marzo/aprile potrebbero essere quelli ideali. Certamen­te il progetto, non sappiamo se solo fantasioso, comporterebbe una serie di investimenti, a partire dalla questione dei tra­sporti terra, mare, cielo, che in contesto siffatto potrebbero es­sere superati.