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Contro gli imballaggi inutili, arriva Disimballiamoci.

L’iniziativa di Legambiente per la riduzione dei rifiuti urbani. Sabato 1° marzo appuntamenti in tutta la Puglia fuori dai supermercati per sensibilizzare cittadini e catene di distribuzione. Anche in Puglia «Ridurre si può».Quando portate a casa la spesa, quante cose vanno direttamente dalla busta del supermercato alla pattumiera? La scatola di cartone del dentifricio, il cartone che tiene insieme le tre lattine di pelati, il polistirolo e la plastica con cui sono confezionati la frutta, la verdura, i formaggi… Migliaia di tonnellate di imballaggi inutili che potremmo risparmiare alle nostre tasche e alla salute del pianeta, alleggerendo sia il sacchetto della spesa, sia quello della spazzatura.
“Basta con gli sprechi inutili, basta con le chiacchiere, cominciamo noi, subito, adesso, a diminuire i rifiuti” è lo slogan di Disimballiamoci, la campagna d’informazione di Legambiente sull’importanza di ridurre alla fonte la produzione di rifiuti. Sabato 1° marzo, in tutta Italia, i volontari di Legambiente si daranno appuntamento fuori dai supermercati per sensibilizzare i cittadini e le catene di distribuzione sull’uso eccessivo delle confezioni inutili, per informare sulle molte vie di una spesa sostenibile e leggera. Gli imballaggi, che paghiamo con la nostra spesa, costituiscono infatti il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti urbani degli italiani. Il modello produttivo e lo stile di vita dei paesi industrializzati producono montagne di rifiuti per le quali è sempre più complicato trovare una sistemazione, come l’emergenza campana ha prepotentemente riportato in primo piano. I rifiuti costituiscono una delle più gravi emergenze ambientali con cui non solo l'Italia si trova a fare i conti.
“Il principio comunitario delle 4R: riduzione, riutilizzo, riciclaggio, e solo alla fine recupero di energia -spiega Francesco Tarnatini, Presidente Regionale Legambiente Puglia- non a caso pone la riduzione a monte dei rifiuti al primo posto per la realizzazione del ciclo integrato di gestione e smaltimento dei rifiuti. La collaborazione con la grande distribuzione ed i produttori diventa strategica ed essenziale per contribuire ridurre la quantità stessa di rifiuti prodotti”
Semplice e pragmatica, dunque, l’azione di Legambiente sabato prossimo con Disimballiamoci. I volontari dell’associazione chiederanno ai clienti di supermercati, ipermercati, centri commerciali o altri punti vendita di disimballare la spesa e di consegnare almeno un imballaggio dei prodotti acquistati. Il raccolto sarà poi avviato al circuito del riciclo. L’obiettivo è di informare i cittadini che, attraverso piccoli gesti quotidiani, è possibile dare un contributo alla riduzione dei rifiuti, acquistando prodotti che tengono conto della salute del pianeta.
Numerosi gli appuntamenti in Puglia tra questi i principali: a Bari, presso l’IperCoop di via Santa Caterina dalle 9:30 alle 13:00, a Corato (Bari) presso li Maxistore DIMEGLIO in Via Prenestina dalle 9:00 alle 12:30, a Grottaglie (Taranto) dalle 10 alle 13 davanti al Discount Europa zona 167, e ad Andria (Bari) dalla 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 al centro commerciale Ipercoop.
“La riduzione della produzione dei rifiuti è la prima e fondamentale questione da affrontare – conclude Tarantini – per dare risposte concrete all’emergenza che non si può affrontare con il solo ricorso ad inceneritori ed ecoballe ma anche costruendo una filiera che sin dall’origine, è cioè dal momento della produzione, sino ad arrivare al consumatore finale abbia come principale obbiettivo quella di ridurre imballi inutili ed in definitiva rifiuti”.

Imballaggi: conosciamoli meglio

Gli imballaggi sono prodotti generalmente con i sei materiali che seguono:
Acciaio: Per barattoli, scatolette, bombolette, ma anche coperchi e tappi. Con 19mila barattoli si può fare un’auto, mentre con circa 2,5 milioni di scatolette si realizza 1 km di binario.
Alluminio: L’industria alimentare impiega il 90% dell’alluminio prodotto nel mondo per realizzare lattine, scatole, vaschette e tubetti. Si ricava dalla bauxite, con grande dispendio energetico
e consumo di suolo. 800 lattine sono sufficienti per produrre una bicicletta, 37 per una caffettiera e 3 per un paio di occhiali.
Cartone: Sono tanti i prodotti imballati in scatole di cartoncino riciclato. In un anno ogni italiano getta via una quantità di carta sufficiente a coprire 5 campi da tennis.
Legno: Riciclando le cassette per la frutta e la verdura o le pedane per trasportare le merci si possono realizzare, ad esempio, pannelli per mobili in truciolato. Con il riciclo di 30 pedane si produce un armadio.
Plastica: La plastica usata è di molti tipi: con il PET si fanno le bottiglie, con il polipropilene (PP) i flaconi, con il PVC i tubi idraulici. Riciclando 20 bottiglie si può confezionare un pile caldo ed ecologico.
Vetro: Il vetro è riciclabile all’infinito con risparmi energetici notevoli. Il 60% delle bottiglie prodotte in Italia è fatto con vetro riciclato.

Avviando a riciclo gli imballaggi, combattiamo l’effetto serra
• Riciclare ci permette di risparmiare energia, di non utilizzare risorse naturali e di diminuire le emissioni di gas serra.
• Riciclando 1 kg di carta si compensano le emissioni di CO2 che un’auto di piccola cilindrata produce per percorrere 9 km.
• Avviando a riciclo 1 lattina di alluminio si risparmia l’energia necessaria a tenere accesa 3 ore una TV da 14 pollici.
• Riciclando 1 tonnellata di PET si immettono in atmosfera 140 Kg di CO2 equivalente contro i 2.600 Kg derivanti dalla produzione dal petrolio.
• Con il riciclaggio di 1 tonellata di acciaio le emissioni in atmosfera si riducono del 65%.
• Riciclando 1 tonnellata di vetro si risparmia il 48% di energia.