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Il caro-petrolio spinge luce e gas

in arrivo la strangata di aprileIl caro-petrolio spinge le bollette della luce e del gas: dal primo aprile le tariffe rischiano di subire una nuova impennata, registrando un +3,9% per l'elettricità e un +4,1% per il gas. E' quanto prevede Nomisma Energia per il prossimo trimestre aprile-giugno 2008. Per gli italiani è in arrivo dunque una nuova stangata sul fronte delle bollette che, se sarà confermata dall'aggiornamento trimestrale atteso dall'Authority per l'energia entro fine mese, si tradurrebbe in una maggiore spesa, per le famiglie, di oltre 57 euro su base annua: il costo della luce salirebbe infatti di oltre 17 euro l'anno mentre quella per il gas di quasi 40 euro.

L'ultima parola sull'andamento delle bollette elettriche per il prossimo trimestre 2008 spetta all'Autorità per l'Energia che, entro fine marzo, dovrà rendere noto l'aggiornamento. Nei prossimi tre mesi – spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia – le tariffe elettriche dovrebbero però registrare un incremento del 3,9%. Un aumento che per una famiglia tipo, con 225 chilowattora consumati in un mese, e una potenza impegnata per 3 chilowatt, si tradurrebbe in una maggiore spesa annua di 17,3 euro su base annua.

Sul fronte del gas, invece, l'atteso incremento è ancora più consistente e si aggira sul +4,1%. Vale a dire un aumento del costo del metro cubo che, per la stessa famiglia tipo (con consumi pari a 1.400 metri cubi di metano l'anno) comporterebbe un aggravio, sempre su base annua, di 39,8 euro.

La spesa complessiva degli italiani per le bollette della luce e del gas potrebbe lievitare così di circa 57 euro su base annua rispetto ai livelli attuali. Il rincaro si andrebbe ad aggiungere a quelli già scattati – sempre in seguito al caro-petrolio – nei trimestri precedenti che hanno visto, dal 1 ottobre 2007 a fine anno, le tariffe salire dell'1,6% per la luce e del 2,3% per il gas con un impatto sulla spesa annua della famiglia tipo di 30 euro. E che dal primo gennaio scorso sono salite ancora – +3,8% l'elettricità e +3,4% il metano – comportando un ulteriore aggravio di 48 euro sui bilanci degli italiani.

Per quanto riguarda l'elettricità – spiega Tabarelli – le stime si basano sull'andamento dei prezzi di Borsa e dei costi per l'acquisto del gas, principale fonte per la produzione elettrica, mentre per il metano le previsioni sono elaborate in base agli "automatismi tariffari legati a greggio e prodotti petroliferi". "Le stime riguardano quasi tutto l'intero periodo di riferimento per il prossimo aggiornamento dell'Authority", spiega ancora Tabarelli sottolineando che gli attesi rincari risentono fortemente dell'andamento delle quotazioni dell'oro nero.

E sono anche limitati, rispetto a quanto sarebbe potuto succedere, dalla forza dell'euro. "Se non ci fosse stata la debolezza del dollaro, valuta di riferimento dell'interscambio petrolifero, avremmo avuto degli aumenti ben superiori a quelli stimati per il prossimo trimestre". Peraltro va ricordato – prosegue – che è "proprio il basso valore del dollaro che contribuisce a spingere a nuovi record il barile di greggio".

Anche per il resto dell'anno sul fronte del caro-tariffe le previsioni non sono rosee: "Purtroppo – aggiunge Tabarelli – su tutto il 2008 si faranno sentire i record del greggio". Gli aggiornamenti trimestrali si basano infatti sulle medie dell'andamento delle materie prime dei 6 mesi precedenti per l'elettricità e sui nove mesi antecedenti per quanto riguarda, invece, le tariffe del gas.