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Provinciali — A VIESTE IL PD CANDIDA DICANDIA, L’UDC PRUDENZA, INCERTEZZA NEL PDL

A poco meno di un mese dalle elezioni provinciali, il quadro delle candidature per la presidenza di Palazzo Dogana sembra ormai delinearsi. Ameno di variuazioni, saranno in quattro a contendersi lo scranno ricoperto attualmente da Carmine Stallone. Paolo Campo, segretario provinciale del Partito Democratico, rappresenterà l’intero centrosinistra; Antonio Pepe, deputato di Alleanza Nazionale, correrà alla guida del Popolo delle Libertà; il consigliere regionale Enrico Santaniello, sarà in campo in rappresentanza di un’area di centro capeggiata dall’Udc; Giuseppe Labbate, ex sindaco di Lucera sarà candidato per la lista Democrazia Cristiana.
Sulle alleanze, Pepe, che a Bari ha ricevuto da Silvio Berlusconi un mandato pieno a tentare di aggregare intorno al suo nome anche pezzi del centrodestra in rotta di collisione con il PdL a livello nazionale, come ad esempio con La Destra di Francesco Storace, rappresentata a Foggia da Paolo Agostinacchio. Resta in attesa di collocazione la Rosa Bianca corteggiata tanto dal PdL quanto dall’Udc. Intanto nei partiti segreterie al lavoro per la definizione delle liste. Tanto Campo quanto Pepe, dovrebbero affiancare a quelle dei partiti, liste legate direttamente al candidato presidente.

Per Vieste, inclusa nel collegio per le Provinciali con Peschici e Rodi, sono solo da ufficializzare le candidature dei consiglieri comunali viestani Michelangelo Dicandia per il PD e Domenico Prudenza per l'UdC. Nel PdL a contrastare la riconferma dell'uscente Angelo Devita c'è il forte desiderio di candidatura del sindaco di Peschici Franco Tavaglione che godrebbe del sostegno di Carmine D'Anelli, primo cittadino di Rodi, che forse non disdegnerebbe però lui stesso una candidatura. Voci parlano però anche di possibile ritorno sulla scena politica provinciale di Vincenzo Caruso (An), candidato sotto le insegne del PdL. Poche ore e tutto sarà chiaro.