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«Il chirurgo-killer pianificò l’omicidio di moglie e figlie»

Per gli investigatori, il chirurgo vascolare Enrico Brandimarte aveva studiato e preparato l'assassinio di sua moglie (Anna Maria Fanelli, 44 anni, infermiera nel suo stesso ospedale, il Santissima Annunziata di Taranto) e delle figlie Rossella e Cristina, rispettivamente, di 14 e 11 anni. Come ricorderete, ieri mattina, le ha sorprese nel sonno e ha sfondato il cranio di tutte e tre a martellate. Poi si è reciso l'arteria femorale, forse con un bisturi, morendo dissanguato.
Soffriva di depressione e, da una decina di giorni, aveva lasciato il tetto coniugale. Ma aveva le chiavi

 

 Per gli investigatori, non ci sarebbero più molti dubbi intorno al fatto che starebbe stata premeditata e studiata la strage compiuta ieri mattina nella sua casa da Enrico Brandimarte, il medico tarantino che ha ucciso a colpi di martello la moglie e le due figlie e si è poi suicidato tagliandosi un’arteria femorale col bisturi.
In casa è stato trovato un biglietto scritto a mano dal medico, ma non contiene frasi che riguardino il pluriomicidio. Ci sono appunti del tipo: «chiudere il box, aprire la serranda, ricordarsi di chiudere la luce». Ogni frase è sbarrata.
Anche su questi appunti si stanno concentrando le attenzioni per cercare di capire come si sia giunti al gesto estremo di ieri mattina.
I carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Taranto stanno scavando nel passato del medico che, a quanto pare, negli ultimi due anni si assentava spesso dal lavoro presentando certificati medici. E oggi sono stati interrogati parenti e conoscenti della famiglia Brandimarte.
Per il momento ciò che è emerso è che l'uomo aveva lasciato la casa coniugale da una decina di giorni.
Brandimarte era andato a vivere da solo nella villetta estiva di Gandoli, sulla litoranea salentina, dove una ventina di anni fa si era suicidata sua madre lanciandosi dal balcone. Continuava tuttavia a tenere le chiavi dell’appartamento di via Gobetti, dove è avvenuto il massacro.

Ieri mattina, intorno alle 6, il medico è entrato nell’abitazione e ha sorpreso nel sonno la moglie e le due figlie. Con ogni probabilità ha prima ha ucciso le due ragazzine, poi avrebbe avuto una colluttazione con la moglie e l’ha legata al letto con un filo di ferro, quindi l’ha colpita con martellate alla testa.
Annamaria Fanelli era seminuda e l’autopsia dovrà accertare se l’infermiera ha subito violenza prima di essere ammazzata. L'equipe medica del prof.Luigi Strada, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, eseguirà l’esame autoptico oggi pomeriggio, a partire dalle 15, nell’obitorio del cimitero di Taranto. Brandimarte – che soffriva di depressione – era stato rinviato a giudizio il 27 febbraio scorso con l’accusa di molestie sessuali nei confronti di una paziente dell’ospedale. L’episodio contestato risale al 2006.