Se non è una commedia degli inganni, di certo è una degli equivoci quella che sta andando in scena alla Comunità Montana dei Gargano.
Troppi conti non tornano, troppe parole non trovano riscontro nella realtà. Infatti mentre il vicepresidente dell'ente Gino Vergura (Pd ex Ds) auspica che il bilancio di previsione, peraltro in fase di preparazione, «divenga un bilancio non della maggioranza, ma di tutti i componenti del consiglio», aprendo di fatto ad una guida politica amministrativa condivisa tra maggioranza ed opposizione, dal Pd si continua a nicchiare. Qualcuno dice per mere questioni di calcolo politico, visto la tornata elettorale ormai alle porte. La prova è arrivata dall'ultima seduta del consiglio montano, dove il centrodestra ha preteso spiegazioni sulla grave situazione politico-amministrativa in cui versa attualmente la Comunità Montana. E lo ha fatto per bocca di Gino Di Rodi (Fi), Vincenzo Totaro (Udc) e Carmine D'Anelli. Ma dubbi e perplessità rimangono sui comportamenti degli uomini e dei partiti della sinistra. Prendete Vergura: da un lato svolge in maniera corretta il suo ruolo politico, ergendosi a figura super partes, visto il momento contingente che l'ente sta vivendo in seguito agli arresti di Nicola Pinto e Peppino Maratea, ma dall'altro, egli stesso non riesce a farsi ascoltare dal partito di cui fa parte, ossia il Pd. Duri gli interventi degli esponenti del centrodestra che hanno attaccato, durante la seduta del consiglio, la sinistra e in particolare il Pd. «Da mesi la Comunità Montana del Gargano versa in uno stato di paralisi politico-istituzionale, per questo mi dico sconcertato perchè in seguito ai gravi eventi giudiziari questa maggioranza avrebbe potuto affrontare i problemi» ha scandito Vincenzo Totaro (Udc, Monte Sant’Angelo). Il quale ha anche ammonito la sinistra che «si sta prendendo, così facendo. una grossa responsabilità politica, perchè è in corso, secondo la Finanziaria, il riordino delle Comunità Montane». Infatti il governatore della Puglia Nichi Vendola potrebbe prendere la palla al balzo, vista la situazione di totale caos a Monte Sant’Angelo, per prendere magari decisioni estreme sulla Comunità Montana del Gargano. Il rischio paventato da Totaro c'è. Ma le critiche nei confronti del Ps arrivano anche da sinistra, dagli alleati come lo Sdi, per bocca di Matteo Cappucci. «Colpa loro se non si è fatto il governo istituzionale» ha puntato l'indice l'esponente di San Giovanni Rotondo. Il quale ha poi chiesto un riequilibrio in giunta dove il Pd occupa quattro posti su cinque.