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Esumazione S.Pio, conflitto d’interessi per commissario prefettizio Di Bari

L'avv. Francesco Traversi, presidente dell'Associazione Pro Padre Pio l'Uomo della Sofferenza, rileva che non corrisponde al vero la notizia diffusa alcuni giorni fa circa l'archiviazione del procedimento penale nei confronti di monsignor D'Ambrosio e dei frati della Commissione che ha riesumato padre Pio.
L'Associazione ha rinnovato la richiesta di sequestro delle spoglie di padre Pio al fine di ricomporle nel sepolcro. L'Associazione rileva che il dottor Michele Di Bari, Commissario Prefettizio del Comune di San Giovanni Rotondo, non poteva firmare l'autorizzazione di riesumazione di padre Pio, in quanto componente del Consiglio di Amministrazione della Casa Sollievo della Sofferenza, presieduta da monsignor Domenico D'Ambrosio, per conflitto di interessi. Per l'Associazione 'nessun Sindaco del Comune di San Giovanni Rotondo avrebbe firmato l'autorizzazione comunale alla riesumazione di padre Pio, sul presupposto che vi era stata la raccolta di 4mila firme da parte del prof. Giovanni Scarale, figlio spirituale di padre Pio, per il referendum popolare sulla riesumazione di padre Pio. La questione è stata rimessa all'attenzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia.