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Sanità, farmaci anche senza ricetta e nuovi livelli di assistenza Lea

Acquistare medicinali urgenti in far­macia anche se in quel momento si è sprovvisti della necessaria ricetta del medico. Sarà pos­sibile già nei prossimi giorni, subito dopo la pubblicazione sulla «Gazzetta ufficiale»,
grazie alle misure approvate dall'ultima Conferenza Stato-Regioni che, in materia di assistenza sa­nitaria, ha anche dato il via libera alla riforma della sanità penitenziaria, a provvedimenti per una maggiore sicurezza delle cure in ospedale e a nuove linee di indirizzo per la salute mentale. Farmaci che normalmente richiedono la pre­scrizione medica potranno, dunque, essere con­segnati subito dal farmacista al paziente in casi di urgenza. Obiettivo della misura, hanno spie­gato dal ministero della Salute, è «garantire la non interruzione di un trattamento in corso per i casi di patologie croniche ed acute o in oc­casione di dimissione ospedaliera». In caso, ad esempio, dipatologia cronica quale diabete, iper­tensione, broncopneumopatia, spiega il mini­stero della Salute, «il farmacista può consegnare il medicinale a condizione che siano disponibili elementi che confermino che il paziente è in trattamento con il farmaco»: in pratica biso­gnerà andare in farmacia provvisti di documen­ti che attestino la patologia cronica o una ricetta dello stesso farmaco scaduta da non più di trenta giorni. In alternativa, il farmacista potrà con­segnare il medicinale se provvisto di una pre­scrizione medica rilasciata in una data che fac­cia presumere che il paziente sia ancora in trat­tamento con quel farmaco e, comunque, dovrà consegnare al cliente una scheda, da inoltrare al medico, contenente la specifica del medicinale. Altrettanto importante, il rinnovo dei Lea (i livelli essenziali di assistenza), una sorta di «pa­niere» Istat a cui fa riferimento il servizio sa­nitario nazionale. «Sono state tolte alcune pre­stazioni – spiega l'assessore alla Salute Alberto Tedesco – ritenute obsolete, come quelle fisio­terapiche, cirurgiche o mediche non più di uso comune, e ne sono state introdotte altre. Inoltre, alcune prestazioni catalogate tra quelle con ri­covero sono state spostate sul day hospital così come altre, ad esempio gli interventi sulla ca­taratta, sono entrate in regime di ambulatorio». Insieme al nuovo testo dei Lea, vi sono poi due allegati, uno riguardante la specialistica e l'altro inerente il nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi, che sostituirà il testo del 1999. I ventuno gruppi in consiglio regionale, con un'iniziativa .bi-partisan, avevano sollecitato il governo regionale a spinegre per l'approvazione nella Stato-Regioni «del capitolo dei comuni­catori simbolici a favore dei cittadini affetti da patologie degenerative a prognosi infausta». Al­cuni – spiega Tedesco – come i comunicatori per la Sla sono rientrati nella nuova legge, altri saranno discussi nell'ambito di un nuovo con­fronto sull'allegato del tariffario i126 marzo». Da segnalare, infine, le novità sulla gestione del rischio clinico e la messa in sicurezza degli ospedali, particolarmente attese dalla Puglia do­po il caso dei morti nell'Utic di Castellaneta. L'accordo prevede, tra le altre cose, un Comitato strategico nazionale per la gestione del rischio clinico e una Consulta nazionale per la sicurezza del paziente, in ambedue i casi col coinvolgi­mento delle Regioni.