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I commercianti pugliesi alla Regione: “La legge non sia modificata”

A pochi giorni dalla discussione nel Consiglio regionale della Puglia delle modifiche alla legge 11/2003 che regola il settore del commercio, Confcommercio, Confesercenti e associazioni sindacali di categoria chiedono una proroga all'approvazione del testo, prevista martedì prossimo.Per Alessandro Ambrosi, presidente della Confcommercio Bari, “c'è stata un'accelerazione anomala: avevamo presentato un documento il 14 febbraio con i nostri emendamenti, una settimana fa la IV Commissione lo ha rigettato ed è stata subito stabilità la data di discussione in Consiglio. Se le modifiche venissero approvate, questa legge si trasformerebbe in un danno per tutti i commercianti pugliesi, che sarebbero costretti a chiudere, come sta succedendo ai loro colleghi baresi”. La questione non ruota solo attorno al numero delle domeniche di apertura, “per le quali ormai si parla di regola, non deroga- come ha spiegato il presidente regionale di Confesercenti, Severo- soprattutto in quelle città definite d'arte nelle quali i musei restano però chiusi, ma è anche sociale, perchè si mettono a rischio quasi 700 mila lavoratori”. Oltre a una “concorrenza viziata e all'abolizione di un requisito morale per permettere di esercitare la professione”. Chiesto il rinvio quindi: se la Regione lo rifiuterà, i rappresentanti di categoria proveranno a discuterne in Consiglio. Poi potrebbero cominciare le proteste.