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Mauro Clemente si dimette dal Consiglio di amministrazione di Ondaradio

A marzo 2007, non appena ho assolto alla funzione di garanzia nei confronti di chi ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, ho presentato le mie dimissioni irrevocabili da Presidente dell’Associazione Amici della Radio, proprietaria della testata giornalistica ONDARADIO. La ragione è da ricercare nella mia convinzione che le iniziative riescono quando si crea una organizzazione che riesce ad essere autosufficiente, spero di esserci riuscito, e la conseguenza di questo mio convincimento mi ha portato a passare il timone ad altri.Il mio impegno politico mi ha fatto affrettare la decisione, che sarebbe comunque arrivata al più tardi entro quest’anno.
La mia scelta è stata determinata dalla circostanza che la radio aveva conseguito il primo obiettivo che mi ero posto: il raggiungimento di una autonomia sia economica che gestionale. Ho proposto agli amici – attuali responsabili – che mi hanno seguito di dotare la radio di una struttura editoriale, ritenendo utile separare le competenze della proprietà, dell’editore e del direttore. Spero possa essere raggiunto anche questo obiettivo; in caso contrario, l’impegno da noi profuso in questi anni non sarà stato sufficiente.
Affinché il progetto radio (nuovo rispetto alle professionalità ed alla cultura organizzativa e d’impresa del territorio) abbia successo, bisogna decidere se dare priorità al territorio o alle professionalità. L’aver dato priorità al territorio, e quindi avendo allungato i tempi per il raggiungimento dell’attività a regime, ha fatto registrare resistenze culturali e personalistiche di alcuni operatoti del settore.
Aver catalizzato su di me la fiducia per la creazione di questa grande infrastruttura immateriale della mia città, è per me motivo di grande soddisfazione, e considero questo piccolo successo uno dei miei impegni in nuove attività ed iniziative di carattere culturale e sociale.
Invito quanti mi hanno accusato di aver creato uno strumento per fare politica, a seguire il mio esempio e ad impegnarsi per la nostra città con spirito di servizio, solo in questo modo potremo creare nuove prospettive per tutti noi.
Sono certo che chi avrà la responsabilità che ho avuto io in questi anni nel ricoprire la carica di Presidente, saprà avanzare nuove proposte affinché si potrà permettere che la nostra Vieste esca dall’isolamento in cui si trova attualmente, facendole assumere un ruolo centrale nella comunicazione del Gargano.
Non essendo state separate le competenze della proprietà, dell’editore e del direttore, sabato scorso mi sono dimesso anche dalla carica di semplice Consigliere di amministrazione. Ho fiducia nel ritenere che chi ha la responsabilità del momento riuscirà a non pregiudicare l’impegno di quelle persone che hanno creduto e contribuito alla realizzazione a Vieste del progetto Radio, e che continuano a crederci.
Mauro Clemente