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GROTTA PAGLICCI: POTREBBERO SALTARE I 750.000 EURO DEL PIS GARGANO

Nonostante le rassicurazioni di qualche settimana fa, sono ancora a rischio i finanziamenti per la realizzazione del Museo Virtuale di Grotta Paglicci a Rignano Garganico. L'opera dovrebbe dipanarsi presso tre strutture cittadine (l'ex-asilo, il museo archeologico e l'ex-Chiesa del Purgatorio) grazie ad un finanziamento europeo di 750.000 euro ottenuto dal Comune tramite il Parco Nazionale del Gargano e la Regione Puglia.Manca, a quanto pare, il parere della Soprintendenza ai Beni Architettonici della Daunia sull'ex-Chiesa del Purtagorio dove l'ex-Amministrazione Comunale, guidata dall'ex-sindaco Matteo Viola e dall'assessore ai lavori pubblici Donato Del Priore, avrebbe permesso lavori di ristrutturazione senza preventivamente dotarsi delle dovute autorizzazioni.
Di qui il blocco odierno e il no del Soprintendente Alfredo De Biase a firmare i documenti di avvio dei lavori. L'unica soluzione sarebbe quella di estrapolare dal Piano Integrato Settoriale in questione l'ex-luogo di culto e "congelare" quella parte di finanziamenti destinati alla realizzazione nella struttura di un moderno auditorium (circa 80.000 euro). Oggi l'Amministrazione Comunale di Antonio Gisolfi si troverebbe a pagare per presunti errori che avrebbero commesso i suoi predecessori e ad ereditare lavori, a questo punto fatti non proprio bene e senza gli opportuni controlli, dalla Comunità Montana del Gargano. In altre parole, la burocrazia "brontola" e a rimetterci potrebbero essere ancora una volta i sogni di sviluppo e le opportunità di lavoro dei giovani del più piccolo comune del Gargano. Per la prima volta i soldi ci sono, ma mancano le carte e questo non è accettabile.
Di qui l'appello di Garganopress.net al commissario del Parco Nazionale del Gargano Ciro Pignatelli, al sindaco Gisolfi e al soprintendente De Biase a trovare una soluzione ottimale per il "caso Paglicci", tenendo conto che i lavori per la realizzazione del Museo Virtuale dovranno finire per forza di cose entro e non oltre il 31 dicembre 2008, pena la perdita dei fondi. Siamo in forte ritardo e il bando per l'attuazione del progetto stenta a partire per le problematiche sopra descritte. Tutto ciò mentre da Rignano flotte di giovani continuano ad abbandonare le proprie abitazioni in cerca di speranze e di occupazione nelle regioni del Nord d'Italia o addirittura all'estero.

Angelo Del Vecchio
Garganopress.net