Si preannuncia infuocata la riunione di maggioranza (spezzoni del centro-sinistra) convocata per la mattina di martedì 8 aprile presso la sede della Comunità Montana del Gargano.Il vertice servirà a parlare del bilancio preventivo, ma si finirà per discutere inevitabilmente della necessità di riequilibrare i rapporti di forza all'interno dell'esecutivo, sbilanciati come sono a favore del PD, che occupa quattro caselle su cinque. Riequilibrio chiesto con determinazione dal socialista Matteo Cappucci, il quale fu tra i pochi a battersi affinché la proposta avanzata nei mesi scorsi dalla minoranza circa il varo di un "governo istituzionale", in seguito agli arresti choc di presidente ed assessore dell'11 gennaio 2008, avesse uno sbocco positivo (ma non se ne fece nulla per il niet del Pd). Voleranno scintille tra i "due alleati", che a San Giovanni Rotondo, in occasione delle imminenti elezioni amministrative, militano invece su campi avversi. Intanto sul mancato varo del governo istituzionale non accennano a diminuire le proteste del centrodestra, il quale accusa la maggioranza di centro-sinistra di "scarsa sensibilità istituzionale", di "aver anteposto gli interessi di partito e di coalizione a quelli di un ente prestigioso come la Comunità Montana del Gargano". E' dura la reazione degli esponenti del centrodestra che hanno attaccato ad alzo zero, durante la seduta dello scorso consiglio montano. «Da mesi la Comunità Montana del Gargano versa in uno stato di paralisi politico-istituzionale, e mi dico sconcertato che in seguito ai gravi avvenimenti giudiziari, questa maggioranza non ha affrontato le serie problematiche che attanagliano l'ente montano», ha scandito Vincenzo Totaro (capogruppo dell'Udc in seno al consiglio montano Monte Sant’Angelo).