Se qualcuno ha sbagliato, se quei fondi comunitari per la ricostruzione del Gargano deturpato dagli incendi del 2007 sono stati persi per colpa, allora è giusto che si individuino le responsabilità e che chi ha sbagliato paghi.
Più o meno suona così la lettera che il presidente della giunta regionale Nichi Vendola ha consegnato alla procura di Foggia il 15 febbraio scorso, per poi essere recapitata per competenza a quella barese. E tocca ora al pm del tribunale di Bari Roberto Rossi accertare quelle responsabilità e sciogliere tutti i dubbi. Per questo ha nominato un consulente, il commercialista Massimiliano Cassano, e ha incaricato i finanzieri dei Nucleo di polizia tributaria di Bari di acquisire alla Regione Puglia tutta la documentazione utile a chiarire la situazione. Gli investigatori specializzati in tematiche comunitarie sono stati quindi negli uffici del Dipartimento di protezione civile presso la presidenza del Consiglio e si sono fatti consegnare gli atti relativi alla richiesta di finanziamento. Solo dopo che i documenti saranno stati tutti raccolti e il consulente li avrà tradotti in una perizia, il pm valuterà se la Regione Puglia ha fatto tutto il possibile per ottenere quei finanziamenti che avrebbero permesso a Peschici di avviare più rapidamente la sua ricostruzione.