Hanno chiesto tempo i sindaci (erano presenti dodici componenti su ventuno) della Comunità del Parco al commissario Ciro Pignatelli per rilasciare il parere (che è da considerare consultivo e non vincolante) in merito al piano del parco, considerato quale indispensabile strumento per il funzionamento dell'ente.
E si sono così aggiornati a lunedì 21 aprile alle ore 10 al Comune di Rodi Garganico. «E' emersa dalla riunione la preoccupazione dei sindaci per la bozza del piano del parco (redatta dall'Agriconsulting di Roma, ndr) ritenuta poco rispondente alle caratteristiche e alle esigenze del territorio», ha commentato a margine dell'incontro Andrea Ciliberti, sindaco di Monte Sant'Angelo. Attualmente esiste una bozza dai contenuti, ritenuti appunto da più sindaci, molto generici ed aleatori circa le esigenze di tutela e di sviluppo del territorio garganico. La seduta si è svolta presso l'aula consiliare del Comune di Monte Sant'Angelo, inaugurando così una nuova consuetudine voluta dal commissario straordinario e cioè svolgere le sedute itineranti dell'organismo nelle sedi dei diciotto comuni (Mattinata, Vieste, Manfredonia, Monte Sant'Angelo, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano, San Nicandro Garganico, Serracapriola, Lesina, Rignano Garganico, San marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Carpino, Ischitella, Apricena, Isole Tremiti, Cagnano Varano) rientranti nell'area protetta. Alla riunione dell'altro ieri ha partecipato anche l'assessore regionale all'Ambiente Angela Barbanente. Il piano del parco è predisposto dall'ente parco. La comunità del parco partecipa alla definizione dei criteri indicati dal consiglio direttivo (attualmente il parco del Gargano è in una fase commissariale) ed esprime il proprio parere sul piano stesso. Il piano approvato dal consiglio direttivo, è poi adottato dalla Regione. Il piano del parco sostituisce i piani paesistici, i piani territoriali o urbanistici e ogni altro strumento di pianificazione dei Comuni.