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Pesca, troppe “stagioni” sovrapposte

Non c'è solo la pesca del bianchetto a preoccupare i pescatori di seppie, anche i pescatori d: avannotti, novellame di orate e spigole, non sono da tra­scurare.II dubbio è che la pesca degli avannotti, novellame di orate e spigole pescato proprio sottocosta, si sovrap­ponga ulteriormente a quella delle seppie e del novellame di alici e sarde. Già nel 2005 fu segnalata la pesca con reti a maglie fitte da parte di pescatori di Ferrara, regolarmente autorizzati dal ministero, di novellame di orata e spigola, ovvero avannotti, proprio sotto la scogliera che costeggia il lungomare fra Manfredonia e Siponto. Pesca regolare, fu certificato, di avannotti che rappresentano il «seme» di pesce utile al ripopolamento delle vasche di itticoltura da parte di aziende settentrionali. Ma in questo periodo sulla costa si sovrappongono la pesca del bianchetto, a quella delle seppi, a quella degli avannot­ti di orata e spigola. Sul sovrapporsi di pesca al bianchetto e alle seppie è già stato detto su queste pagi­ne e confermato che capitaneria di porto e carabinieri vigile­ranno sul corretto ri­spetto delle compe­tenze territoriali dei pescatori. Nulla si sa, ancora, delle aziende settentrio­nali che ad aprile arrivano a pescare avannotti proprio sotto la scogliera. II timore, insomma, è che con queste deroghe e questi permessi si approfitti un po' troppo delle risorse marine, proprio di quelle che permettono il ri­popolamento naturale delle specie ittiche. La pesca agli avannotti di orata e spigola infatti non è molto evidente alle attenzioni della marineria locale anche perchè svolta da aziende ittiche settentrionali, che vanno a raccogliere il "seme" di pesce anche nei compartimenti di Taranto e Pescara. Tale pesca, con reti e autobotti, avviene proprio sulla linea della battigia, anzi della scogliera, mentre la pesca alle seppie – permessa a cominciare dai 40 metri di distanza dalla linea di costa.