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“Se esporrete Padre Pio ci sarà una catastrofe. Me l’ha detto lui…”

La rivelazione di una donna viva viva per miracolo che sogna il Santo con le stimmate. Anni fa aveva annunciato il crollo di una campana del sagrato

Filomena Carriero è nata a Mesagne 43 anni fa. Nel 1988, una fortissima dose di radar terapia, solitamente letale, la costringe a stare in un letto d'ospedale per lottare con la morte a suon di operazioni chirurgiche: ben 550 quelle alle quali si è dovuta finora sottoporre. A vegliare su di lei c'è Padre Pio, che più volte le è apparso nel sogno per darle messaggi, la cui analisi è sconcertante. Tempo fa, il Santo di Pietrelcina, le aveva annunciato la caduta di una delle campane installate sul sagrato della nuova chiesa, progettata da Renzo Piano. Pare che la premonizione venne comunicata ai frati del convento di San Giovanni che la presero sotto gamba fino a ricredersi una volta avvenuto il crollo.

A confermare la tesi che qualcosa di sovrannaturale stia vegliando su Filomena c'è anche la testimonianza del dott. Vincenzo Valentini, colui che l'ha sempre operata e che le ha sempre medicato le ferite.
In un recente incontro con Mons. Rocco Talucci, arcivescovo di Brindisi, il dott. Valentini, ha raccontato dell'odissea della sua assistita, delle sofferenze quotidiane, delle complicazioni collaterali alla malattia. E ha detto il suo pensiero su una malattia molto rara e grave, di quelle che non danno scampo, di fronte alle quali la scienza alza le mani perché impotente. "Ho detto a sua Eccellenza che noi medici non riusciamo a darci una spiegazione scientifica per cui, probabilmente, c'è qualcosa o qualcuno al di sopra di noi che protegge questa donna".

Il dott. Vincenzo Valentini non è un credente praticante, ma ammette che da qualche tempo questa sua "corteccia" sta presentando alcune crepe. "Molti episodi non hanno una spiegazione logica o scientifica – dice – come quando Filomena ebbe in sogno Padre Pio che le disse di farsi togliere alcuni frammenti di garza sterile che erano rimasti dopo le operazioni in tre punti diversi del corpo. Io in un primo momento non diedi credito alla donna perché nei tre punti indicatimi le cicatrici erano asciutte, ben chiuse e non mostravano problemi. Dovetti rassegnarmi e assecondare la paziente. La sottoposi ad intervento chirurgico e trovai i frammenti che prima di addormentarsi Filomena mi aveva indicato". E questo è solo un episodio inspiegabile, di tanti che vedono protagonisti Filomena e Padre Pio.

Di recente, Filomena Carriero ha ricevuto la visita di Giuseppe Saldutto, vice presidente dell'associazione "Pro Padre Pio, l'Uomo della sofferenza", balzata agli onori della cronaca per aver presentato al tribunale di Foggia ricorso contro la riesumazione e il trasloco della salma del Santo. Nel corso del colloquio, pare che Filomena abbia riferito il disappunto di Padre Pio in merito alla imminente esposizione delle spoglie.

"Il Santo non vuole lasciare il suo sepolcro e se sarà fatto una catastrofe si abbatterà su San Giovanni Rotondo", queste sarebbero le parole che la donna avrebbe riferito e che Giuseppe Saldutto ha riportato agli organi di stampa.

Un nuovo messaggio o un ennesimo, estremo tentativo per impedire l'evento?
San Giovanni Rotondo vive la notizia con titubanza: c'è chi – nel pieno rispetto della signora Filomena e della possibilità che questa abbia un dialogo con il Santo – è convinto che Padre Pio non provocherà mai una catastrofe per vendetta, ma c'è anche chi ironizza considerando l'avviso come un subdolo mezzo per farsi pubblicità. Dalla Chiesa non sono giunti commenti: sia Mons. D'Ambrosio che i frati cappuccini non hanno rilasciato alcuna dichiarazione in merito.

Il 24 aprile è alle porte… 

Sandro Siena