Visibilmente commosso Monsignor Domenico d'Ambrosio ha risposto con pazienza a tutte le domande dei numerosi giornalisti che hanno seguito la cerimonia religiosa e che sono stati accompagnati nella cripta a visitare il corpo di Padre Pio."E' necessario – ha detto – riconoscere il mistero di questo avvenimento, sia per chi crede che per chi non crede". Secondo D'Ambrosio, sollecitato sul significato dell'esposizione, la dignità e la bellezza del corpo mortale è tutt'uno con l'anima". E forse anche per questo è stato ritenuto opportuno usare una maschera di cera, un modo, per "offrire ai fedeli l'immagine di San Pio che tutti conosciamo". Quaranta giorni di lavoro difficili, "avevamo davanti un immenso tesoro – ha detto D'Ambrosio – e dovevamo custodirlo non per noi ma per milioni di persone". Numerose domande su una possibile visita del Papa. "E' desiderio, è auspicio, è domanda delicata ma insistente al Papa, che venga qui a San Giovanni Rotondo, ma di sicuro non sarà a giugno", ha concluso. E c'è tempo, visto che di sicuro il corpo resterà esposto almeno fino al 23 settembre 2009. Sul dopo ancora incertezza: "Non sta a noi conoscere i tempi e i momenti – ha concluso D'Ambrosio – lasciamo che sia la provvidenza a guidarci".