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La Compagnia del Caffè sceglie Carpino come “sede”

“Il buon caffè” a Carpino per presentare le nuove modalità di preparazioneCome cambiano gusto e preparazione del caffè. La classica "taz­zulina" di caffè sotto la lente di in­gradimento nel corso di uno stage sulle nuove tecniche di elaborazione del caffè espresso che s'è tenuto a Carpino, or­ganizzato dalla "Compagnia del caffè" dell'Associazione internazionale Scae (Speciality coffee association of Europe), rappresentata dal barman Aibes – Iba, già campione mondiale 2001; Marcello Vi­tellone, docente di questo primo incontro tenutosi a Carpino. Notevole l'affluenza degli addetti, ri­gorosamente presenti su invito e gra­tuitamente, ai quali è stato spiegato che «la fortuna di un bar non si realizza solo con una attenta igiene, prodotti di buona qualità e molta buona volontà, ma anche con una propensione a spostare le proprie iniziative commerciali verso una evolu­zione della solita somministrazione di un buon caffè espresso, e, quindi: attenzione particolare alle origini del prodotto del caffè; alle nuove tecniche di estrazione dell'espresso con alcuni segreti; analisi attenta ai parametri tecnici delle attrez­zature di macinatura ed infusione, pu­lizia, manutenzione e controllo qualità acqua». I partecipanti hanno potuto verificare "de visu" le nuove tendenze del gusto del "mondo caffè" eseguite con decorazioni suggestive, affinando anche la loro bra­vura nel realizzare il "cappuccino per­fetto". Un'iniziativa che in un primo momento poteva apparire fuori luogo, soprattutto in una terra che produce in particolare agrumeti, ma che si è ben inserita nel paessaggio del Gargano ed in particolare in quello, aspro e naturale, del Gargano interno dove il promontorio ha ancora molto da offrire. Al di là della manifestazione, va sot­tolineato come anche questo genere di iniziative consente una destagionalizza­zione del turismo, perché l'offerta viene appunto allargata per convention di que­sto tipo, anche se riservati ad una quota minima di persone, che fanno appunto aumentare i flussi turistici e dopo il sole ed il mare è quello che ci vuole per consolidare l'offerta turistica del Gar­gano, anche di quello interno.