Il 15 maggio l’arrivo del Giro, forse una sosta sui luoghi dell’incendio.Potrebbe essere un fuori programma, tuttavia nel pieno rispetto dei valori che da anni infonde il ciclismo. Quello di fermarsi almeno per qualche minuto sui luoghi dell'incendo – tra la baia di San Nicola e quella di Manaccore – per ricordare le vittime del rogo della scorsa estate e per ribadire che gli incendi dolosi sono un attentato contro l'umanità. Con questo spirito gli organizzatori si approcciano all'arrivo della tappa del 91esimo Giro d'Italia a Peschici, esattamente due anni dopo esserci stato 1'ultìma volta. Partirà i115 maggio da Potenza la sesta tappa – la più lunga del tracciato – per l'appunto con arrivo a Peschici, dopo 265 km e un Gran premio della montagna (656 mt sul livello del mare) a Rionero in Vulture (Potenza). «Il giro torna qui due anni dopo, speriamo che sia anche occasione di riflessione – dicono i residenti nel comune garganico – per sensibilizzare l'opinione pubblica affinché quello che è successo non accada più, affinché le
nostre bellezze tornino ad essere un patrimonio e non un disturbo». L'ultima volta il giro era passato per Peschici il 16 maggio 2006, il pubblico foggiano al solito fornì un grande contributo di partecipazione popolare e di calore distinguendo quella gerganica come una delle tappe più colorate e festose. «Saluteremo i corridori col grande affetto che nutriamo nei loro confronti – annunciano i peschiciani – ma speriamo che questa corsa serva anche a confermare che qui la ricostruzione e le parole che sono state date non ancora state mantenute del tutto». Se quella del 2006 era una tappa meramente turistica e sportiva, il substrato della tappa 2008 del Giro d'Italia a Peschici racchiude anche un'anima ambientalista e soprattutto conserva un forte bisogno di visibilità e di rilancio. Dell'immagine della montagna del sole, macchiata dopo il devastante incendio della scorsa estate e dopo le polemiche sul ritardo dei soccorsi che ne conseguirono. Tuttavia anche sul piano sportivo la tappa Potenza – Peschici rappresenta un bel banco di prova per la -carovana rosa, visto che a parte l'arrivo – in pianura e quindi presumibilmente affrontato in volata – tutto il tragitto sarà contraddistinto da saliscendi, da colline e da bassorielievi che nelle gambe dei corridori si farenno sentire eccome. Favorito della vigilia, specie dopo il reintegro della Procura antidoping, il vincitore dello scorso anno Danilo Di Luca: durante la tappa del 2006, a Peschici, insieme ai big delle due ruote proprio Di Luca venne letteralmente sepolto dal pubblico e dai ragazzi che chiedevano autografi. Gli organizzatori sono certi che quest'anno sarà lo stesso, anche perché – a parte tutto il resto – il desiderio di partecipare a un grande evento sportivo resta intatto.