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Rignano Garganico, il fumettista serbo Alexander Zograf si ispira ai dipinti di Grotta Paglicci

Uno dei più noti fumettisti del pianete a Rignano Garganico per isporarsi ai dipinti parietali di Grotta Paglicci e dei ripari del Vallone di Ividoro. Si tratta di Alexxandar Zograf, ex-jogoslavo, che nei giorni scorsi è stato ospite del Centro Studi Paglicci. Accompagnato del presidente Enzo Pazienza, da alcuni attivisti del Coordinamento Amici di Paglicci e dall'artista Franco Sacchetti, Zograf ha voluto vedere di persone i graffiti e le pitture parietali di Ividoro, visitando subito dopo il Museo di Grotta Paglicci in paese.Zograf, che pubblica i suoi fumetti in tutto il mondo, dedicherà una "striscia" anche a Rignano e ai tesori paleolitici di Paglicci e di Ividoro. L'artista serbo parteciperà al festival "Due sponde Un mare" in fase di svolfimento in quel di Termoli fino al prossimo 4 maggio (www.duesponde-unmare.net).
E' stato testimone diretto di fatti di guerra. Siamo tra i delitti dell’ex-Jugoslavia, dove Alexandar Zograf (ma questo è il suo nome d’arte) vive e lavora assieme alla moglie Gordana. Sasha (questo il suo vero nome di battesimo) realizza fumetti che sono una sorta di ricerca: il suo interesse è per il mondo onirico e nei suoi “Hypnagogic Rewiev”, che produce e distribuisce autonomamente, riporta le visioni che raccoglie nel sonno o in uno stato di dormiveglia, “ipnagogico” appunto, che si è allenato a raggiungere. Ma ad accompagnare i sogni c’è la vita di tutti i giorni. Così potrete riscoprire i primi barlumi di situazioni di guerra già in volumi editi in Italia come “Diario” per il Centro Fumetti Andrea Pazienza o “Psiconauta” per Punto Zero. Punto Zero pubblica poi altre due opere del nostro cugino d’oltreadriatico. Il primo è un piccolo volumetto dove raccoglie le mail che durante tutto il periodo di guerra Sasha e sua moglie inviavano agli amici. Un documento affiancato dai comunicati stampa che giravano il mondo, per poter offrire un raffronto tra quello che ci offrivano i mezzi di comunicazione e cosa offrivano le finestre dell’ex-Jugoslavia. Il secondo è il recente “Saluti dalla Serbia” che raccoglie le pagine a fumetti settimanali pubblicate su di un quotidiano di Chicago. Vere e proprie pagine di diario da una nazione in guerra.