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Gargano, ottime le presenze turistiche tra il 25 aprile e 1 maggio

La Regione pensa a un nuovo slogan per il settore e a un nuovo marchio “Slow Tourism”
Incrementi dal 5 al 30% o nei due maxi-ponti del: 25 aprile e dell’1 maggio, tradizionali banchi di prova per l’imminente stagione turistica. Dati confortanti soprattutto sul Gargano, dove sem­bra che l’effetto incendi non abbia scoraggiato i vacanzieri. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, in Puglia l’estate 2008 dovrebbe regalare nuovi sviluppi ad un comparto che vale 3,2 mi­liardi di euro. E nel frattempo la Regione si pre­para a lanciare il marchio «Slow Tourism», un vestito nuovo per rafforzare l’identità del terri­torio pugliese.
TUTTO PIENO – Gli incendi della scorsa estate sono solo un ricordo «Negli ultimi due ponti – racconta Nicola Vascello, commissario dell’Apt di Foggia – le 23 strutture che monitoriamo come campione ci mostrano un incremento medio del 30% rispetto al 2007. Diverse strutture, tra cui anche due a Vieste, hanno registrato il tutto esau­rito». Il dato andrà approfondito ma, ritiene Va­scello, «su Peschici e Vieste siamo almeno agli stessi livelli del 2007». Tanto che gli operatori dell’ufficio turistico di Vieste, aperto anche il 1 maggio, riferiscono di un buon movimento: molti inglesi e tedeschi, qualche americano, numerose presenze da Lombardia e Veneto.    -PROSPETTIVE – Nel frattempo la Regione sta studiando un piano di marketing strategico del turismo pugliese: l’ultimo tentativo in questo sen­so risale agli anni 80. Secondo gli esperti esiste uno scollamento tra l’immagine della Puglia e l’offerta disponibile sul mercato, con la seconda che non è all’altezza della prima. Per questo, nel tracciare un piano di lungo periodo, è nata l’idea di lanciare «Puglia – Slow Tourism», una sorta di marchio di qualità che dovrà abbracciare in modo più ampio tutte le caratteristiche del territorio. Non solo mare: si punterà sulle masserie, sul mangiar bene, sull’accoglienza di qualità e poi, perché no, anche sulla vacanza tradizionale. Una sorta di «Slow food» del turismo, destinato a far parlare di sé in giro per il mondo.