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Prosegue attività Commissione d’inchiesta sul randagismo

Continua all’ente Regione il percorso d’ascolto della commissione d’indagine sul randagismo. Il presidente Carlo Laurora e i componenti dell’organismo istituito per controllare la corretta applicazione della legge 12/95, hanno incontrato i direttori generali delle Asl e i dirigenti del servizio veterinario di ciascuna provincia.
Un cammino, quello intrapreso, che ha come obiettivo una eventuale revisione della legge che disciplina gli interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo. ‘Obiettivi nobili – ha detto Carlo Laurora – che necessitano di molta attenzione da parte del legislatore, sia per evitare atti di crudeltà e maltrattamenti, ma anche per contrastare il fenomeno dell’abbandono degli animali, che è una delle cause principali del fenomeno del randagismo’. Il dato che emerge nelle varie province è allarmante, per mancanza di strutture, (canili sanitari e rifugi insufficienti), sia per una non adeguata azione di sensibilizzazione contro l’abbandono. Per quanto riguarda la Capitanata, la situazione dei cani vaganti riferita al 2003 riporta a Foggia 19.792 cani di proprietà, 6500 randagi presunti e 375 sterilizzazioni. I cani di proprietà sono rintracciabili attraverso l’installazione del microchip, una pratica che laddove fosse eseguita e denunciata adeguatamente, consentirebbe di limitare il fenomeno dell’abbandono per la rintracciabilità del proprietario. Lo sforzo che la Regione ha compiuto in questi anni è stato quello di attivare una campagna di sterilizzazione a tappeto, con finanziamenti seppure insufficienti (triennio 2001/2003 133.309 euro fondi trasferiti dal ministero e 356.355 fondi propri). A Foggia sono 10.000 i cani sterilizzati, ma in molti comuni non è stato possibile fare la reimmissione perchè mancava l’assenso dell’amministrazione comunale.