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Foggia e il tabù finali promozione

Sfatare la maledizione degli spareggi post campionato. Per il Foggia è l´occasione buona dopo quattro tentativi andati tutti male, tra playout e playoff. Forse per questo motivo, nonostante la corsa al biglietto per la gara di andata della semifinale playoff contro la Cremonese di Mondonico, in città c´è un entusiasmo tutto sommato contenuto. Un tentativo, se vogliamo, di esorcizzare il passato che, negli spareggi, ha regalato ai rossoneri (si fa per dire) ai solo grandissimi dispiaceri.

L´elenco degli sfortunati epiloghi negli spareggi inizia con i playout in serie C1: il Foggia di Brini retrocede in serie C2 dopo la doppia partita contro l´Ancona, squadra che Brini andrà ad allenare l´anno successivo. Non meno entusiasmante il bilancio per i play off, due volte in C2 (per la promozione in C1) ed una volta in C1 (per la promozione in serie B).

Si comincia con la semifinale persa contro l´Acireale con Braglia sulla panchina del Foggia: nonostante il 2-0 dell´andata la squadra rossonera riuscì a farsi rimontare e a perdere l´accesso alla finale; qualche anno dopo toccò invece a Florimbi perdere la finale (doppio 0-0) contro il Paternò allenato da Pasquale Marino che l´anno successivo invece guidò la marcia trionfale del Foggia dalla serie C2 alla C1.

Infine la scorsa stagione, con D´adderio in panchina ed una promozione persa all´ultimo secondo contro l´Avellino. Tutti gli spareggi finiti male per il Foggia si sono sempre giocati con il ritorno sul campo degli avversari, certamente uno svantaggio, ma che si moltiplica se ti giochi la partita solo sulla difensiva. Un aspetto che invece pare sia cambiato per la stagione in corso perché il Foggia di mister Galderisi ha più volte dato la sensazione di non rinunciare al gioco d´attacco, e non potrebbe essere diversamente visto che la squadra foggiana presenta non pochi giocatori che hanno capacità di andare in gol.

Il Foggia si ritroverà oggi allo Zaccheria per la ripresa degli allenamenti. All´ultimo momento è saltato il ritiro che era stato fissato in Abruzzo. Galderisi ha visionato i campi di calcio messi a disposizione ed ha preferito rinunciare ad uno spostamento di 250 chilometri.
«A questo punto restiamo a casa, inutile andare in ritiro se dobbiamo dormire in un posto e avere il campo di calcio a disposizione in un altro paese», ha dichiarato il tecnico foggiano.

Così la società ha deciso di fissare il quartier generale degli allenamenti ad Ascoli Satriano, piccolo centro collinare a meno di venti chilometri dal capoluogo dauno dove, da domani, il Foggia si allenerà a porte chiuse fino a sabato mattina prima del tradizionale ritiro in un hotel cittadino. Oggi invece la società riunisce tutta la squadra per una cena sociale bene augurante per il rush finale.

Gazzetta del Mezzogiorno – Filippo Santigliano