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Farmaci, in vigore il nuovo decreto

L’11 maggio è entrato in vigore il D.Lgs. 274/2007, un provvedimento che regola la dispensazione di farmaci in casi di emergenza o di impellente necessità, anche se il paziente non è in possesso della ricetta medica. Il Decreto va incontro alle necessità del malato, un soggetto debole e da tutelare, ed è volto a contrastare il fenomeno della concessione di farmaci senza prescrizione, regolandone i casi particolari.
I farmaci in Italia si dividono in due classi: quelli con obbligo di ricetta, a carico del Sistema Sanitario Nazionale (antipertensivi, antibiotici, antidiabetici, ecc.), oppure a pagamento (ansiolitici, pomate, colliri, ecc.); quelli senza ricetta, acquistabili nelle farmacie, nei corner della salute della grande distribuzione e nelle parafarmacie. L’obbligo di ricetta è stato posto per tutelare il cittadino, poiché prevede che il paziente sia stato visitato da un medico o che lo abbia informato del trattamento in corso.

La suddivisione in farmaci con e senza obbligo di ricetta però non viene sempre rispettata e spesso i cittadini possono acquistare i farmaci con obbligo di ricetta in farmacie che li concedono. Di fronte a questo dato di fatto, il nuovo Decreto entra in vigore per frenare il fenomeno concedendo, in casi speciali, i farmaci al malato senza ricetta medica. Il D. Lgs. 274/2007 prevede infatti che i farmaci per i quali è necessaria la ricetta siano venduti a pazienti affetti da una patologia cronica, come ad esempio ipertensione o diabete; inoltre potranno essere acquistati farmaci da pazienti che necessitino di non interrompere un trattamento terapeutico, per esempio la somministrazione di un antibiotico il sabato e la domenica, o che debbano proseguire la terapia dopo le dimissioni ospedaliere.

Le condizioni sopraelencate dovranno essere attestate attraverso ricette che si riferiscono allo stesso paziente anche se scadute o un documento rilasciato da un’autorità sanitaria attestante la patologia cronica, un certificato del medico curante o la cartella di dimissione dall’ospedale. Per regolamentare ulteriormente la concessione di farmaci senza ricetta, nei casi in cui il paziente non sia in possesso di documentazione la dispensazione urgente del farmaco dovrà essere annotata dal farmacista in un apposito registro.

"Queste nuove norme sono importanti perché tengono conto delle mutate condizioni di vita e sociali, e adattano la fruizione dei servizi in modo ottimale da parte di consumatori deboli, quali sono gli ammalati", sottolinea Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio farmaci e salute del Movimento consumatori. "Tuttavia queste novità non rappresentano una concessione e sono intervenute opportunamente su cattive abitudini che si stavano instaurando da tempo (alcuni farmacisti danno farmaci con obbligo di ricetta senza che il richiedente ne possegga una). Con questa legge, bisogna infine ricordare che non è possibile in alcun caso farsi anticipare farmaci che vanno prescritti dal medico successivamente, è quindi applicabile solo in caso di acquisto in extremis".