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Provincia – Pepe al fotofinish (2)

Fatta la nuova giunta, la prima del centrodestra. Troppi scontenti nei partiti, firmati i decreti ad esclusione di uno.
Ad un giorno dal debutto in Consiglio provinciale, Antonio Pepe ha formato la nuova giun­ta, la prima dell’era del centro­destra. Ecco i nomi Antonio Monta­nino (Pdl.F’orza Italia) ai servizi sociali; Leonardo Lallo (Pdl-For­za Italia) alla formazione pro­fessionale; Stefano Pecorella (Pdl-Forza Italia) all’ambiente; Gabriele Mazzone (Pdl-Forza Italia) al personale; Leo Di Gioia (An ma chiamato dal presiden­te) al bilancio e alla program­mazione; Pasquale Pazienza (esterno chiamato dal presiden­te) alle attività produttive e alle fonti energetiche; Billa Consi­glio (esterna chiamata dal pre­sidente alle politiche scolastiche e culturali); Vito Guerrera (Udc) ai lavori pubblici; Nicola Vascel­lo (Rosa Bianca) al turismo. L’ultimo assessorato, quello ballerino, è riservato ad Allean­za nazionale. Pepe vorrebbe as­sicurarlo a Giuseppe Moscarel­la, sindaco di Orta Nova con de­lega all’agricoltura. Non sono mancati i colpi di scena e probabilmente fino al debutto potrà esserci ancora qualche contraccolpo. Intanto, nessun consigliere provinciale del Pdl è stato promosso nell’ese­cutivo. Una decisione che pena­lizza pesantemente Foggia, che perde così un consigliere pro­vinciale, Paolo La Torre. Dalla giunta Pepe esce ridimensiona­ta anche Cerignola, che da due assessori nell’ipotesi circolata imo a qualche giorno fa (De Monte e D’Antonio) non avrà neanche un proprio rappresen­tante in giunta. Tra gli esterni si è defilato Corrado Magistro, forse il nome più quotato sul piano delle com­petenze, ed è entrato Pasquale Pazienza che avrà la delega alle fonti energetiche ma non all’am­biente a dimostrazione che si parte, come dire, con le idee con­fuse. In giunta anche Leo Di Gioia, capogruppo di Alleanza nazionale al Comune di Foggia ma nell’esecutivo per volontà del presidente Pepe e non del partito. Del resto, Pepe non po­teva fare la brutta figura di as­sicurare un posto in giunta al delfino, di Tonio Leone, e cioè Stefano Pecorella, per poi per­dere il suo maggiore uomo di fiducia, appunto Leo Di Gioia, destinatario di una delega di pe­so, il bilancio e la programma­zione. All’ultimo momento l’en­trata in giunta di Gabriele Maz­zone, vicesegretario di FI, uomo di «equilibri», voluto da Fitto. Oggi l’ufficializzazione dei de­creti con le accettazioni delle de­leghe.