L’ultima tappa dopo i vari ricorsi al tribunale amministrativo regionale
La barriera frangiflutti non si farà. L’ha deciso il consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso di Italia nostra, ha bocciato il progetto che prevedeva la realizzazione di un pennello ortogonale, a difesa del litorale di San Menaio, e il ripascimento di circa due chilometri di spiaggia.
LA STORIA – Una vicenda risalente a diversi anni fa che ha avuto fasi alterne, tra ricorsi e pronunce di tribunali amministrativi, e che oggi, con la sentenza del Consiglio di Stato pone la parola fine su un progetto fortemente contrastato da Italia nostra e da alcune forze politiche.
Inizialmente il progetto prevedeva undici barriere soffolte, a protezione del tratto di litorale che si estende da "Murge Nere" a "Calenella"; successivamente, si era ipotizzato una protezione della costa con la realizzazione di sole quattro barriere soffolte.
LE SOLUZIONI – Soluzioni che, in seguito a studi più approfonditi, sono state ritenute non compatibili con l’ambiente, di qui la scelta del nuovo progetto che è stato valutato il meno impattante. Prevedeva il recupero di circa ventimila metri quadri di spiaggia con tecniche di ripascimento di tipo morbido, e questo grazie alla realizzazione di un "pennello" in località "Murge Nere", a confine tra San Menaio e Rodi Garganico, e il ripascimento artificiale del tratto di costa che si estende dal pennello fino alla località "Buca del Carbonaio" per un tratto di costa di circa due chilometri.