Quest’anno il mare d’Italia è parecchio salato, e non è una questione di biochimica. Infatti la stagione estiva. Infatti la stagione estiva 2008 porta con sé il pesante fardello del rincaro del +13% sui costi di una giornata in spiaggia. Secondo l’Osservatorio nazionale della Federconsumatori i rincari per lettino, ombrellone, e accesso allo stabilimento subiranno rincari fino a 18 euro in più, senza ovviamente considerare le spese di trasferta.
Cifre alla mano, la Federconsumatori ha fatto i conti e ha rivelato che un abbonamento giornaliero, comprensivo di lettino, sdraio e ombrellone può costare in media dai 19 ai 21 euro. Lo stesso abbonamento, per un mese, costa dai 550 a 610 euro. Sono ormai proibitivi, invece, i costi di un abbonamento stagionale, che può raggiungere anche la ragguardevole cifra di 1.280 euro. In media, insomma, una famiglia composta da 4 persone, per una giornata trascorsa in uno stabilimento balneare di media categoria, escluso il pranzo, spende come minimo 61 euro (1 abbonamento giornaliero, 2 lettini, 2 ingressi, 1 bottiglia d’acqua e il parcheggio). I calcoli del Codacons evidenziano invece che il rincaro maggiore si avrà per l’accesso agli stabilimenti, passato dai 4-6 curo del 2007 ai 57 euro di quest’anno, con un rincaro del 16,6%. Il lettino, invece, fa registrare un aumento del 4,2% mentre più consistente è l’incremento di prezzo per l’ombrellone (da 9 a 12,50 curo del 2007 ai 9,50-13 curo del 2008). Un abbonamento giornaliero costa invece dai 16-20 curo del 2007 ai 16-22 curo di quest’anno, mentre l’abbonamento stagionale è passato dai 480-590 curo dell’anno scorso ai 500-620 di quest’anno. E pensare che nel 2001, i costi erano addirittura la metà. Il Codacons rivela che l’ombrellone costava dalle 8 alle 10 mila lire e così pure il lettino. L’accesso agli stabilimenti 3-4 mila lire, l’abbonamento giornaliero 16-18 mila lire e quello stagionale 4-500 mila lire. Sembra un secolo fa, ed invece sono passati appena sette anni. Quindi si spenderà circa il 6% in più rispetto all’anno scorso, e per una sola settimana una famiglia di quattro persone dovrà spendere 3.099,40 euro contro i 2.920 del 2007. Ma la Provincia di Foggia, forse per presentarsi più appetibile, ha congelato i prezzi rispetto alla stagione 2007. La spesa media, secondo rilevamenti dell’APT di Foggia, per il servizio base (ombrellone e 2 sdraio) sulle spiagge della Capitanata è rimasta esattamente di 10,38 euro. Tra le spiagge più economiche della Capitanata ci sono quella di Macchia (Monte Sant’Angelo) con una spesa media di 7,3 euro, seguita dalle spiagge di Chiuti e San Menaio dove una giornata balneare costerà mediamente 7,42 e7,87 euro. Si attestano sui 9 euro delle spiagge di Lesina (9,09 €) e Margherita di Savoia (9,59 €) mentre, si spende (giustamente?) di più nelle perle del turismo garganico Peschici (10,25) e Vieste(10,89). Le tariffe si impennano sulle spiagge di Rodi Garganico (13 €), Manfredonia (13,23 €) e addirittura Varano (14 €). "E’ inutile continuare a tenere i pressi elevati, perché la gente non ha soldi- chiosa a Ezio Cariglia titolare dello stabilimento balneare ‘Tintarella di luna’ di Vieste- Quest’anno abbiamo deciso di mantenere gli tessi prezzi, proprio per favorire la venuta di turisti. Questo nonostante su noi gestori pesano i rincari del canone demaniale, che al contrario di quanto detto da Bertolaso alla luce degli incendi (aveva promesso la sospensione del pagamento), è aumentata". Cariglia spiega la situazione del suo stabilimento. ‘Le tariffe per l’ombrellone e 2 lettini sono le stesse dell’anno scorso, cioè 10 euro fino a fine luglio e a settembre, e 15 per le due settimane di agosto. Addirittura ho abbassato i prezzi di alcuni prodotti al bar. E’ davvero un grande sforzo se si pensa che in Liguria i prezzi sono di 50 euro al giorno e a Pescara 25- sottolinea- Bisogna capire che la carta vincente è quella di andare incontro al turista. A Vieste purtroppo c’è la cattiva mentalità di far soldi dissanguando i Turisti nelle due settimane di agosto. Per questo molti operatori locali mi sono contro. Non capisco perché preferiscono tenere le strutture vuote, piuttosto che fare prezzi promozionali, ormai andare in vacanza è un lusso che non tutti si possono permettere. Bisogna finirla con la storia della mezza stagione: esistono solo l’alta e la bassa stagione". A confermare la bontà del rapporto qualità prezzo dei servizi turistici garganici è Nicola Abbatantuono, presidente del Gal Gargano e proprietario del lido `Il Delfino’ di Vieste. "In effetti possiamo offrire strutture ricettive e servizi di alto livello a prezzi concorrenziali. E deve essere questo il punto di forza del turismo garganico. Comunque io non parlerei di prezzi identici al 2007, perché le nostre tariffe sono congelati dal 2002, cioè quando c’è stato il cambio lira-euro". Abbatantuono rilancia. "Questi sforzi sui prezzi costringono noi operatori a ridurre il raggio d’azione nell’offerta di servizi particolari. Inoltre il Gargano è penalizzato perché vive di turismo famigliare, che è il settore più colpito dalla crisi economica. Per questo le prospettive per l’estate non sono esaltanti, ma siamo speranzosi".
Matteo Palumbo
L’Attacco