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Draghi: “Il Sud è penalizzato perché spende male”

“Il Sud penalizzato perché spende male”. E’ la dura analisi del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nella relazione sul bilancio 2007.
“L’utilizzo inefficiente delle risorse pubbliche – spiega Draghi – troppo spesso distolte verso interessi particolari o preda della criminalità organizzata, contribuisce a mantenere il Mezzogiorno nella sua condizione di arretratezza e dipendenza economica. Eppure gli spazi di crescita sono molto più ampi al sud che al nord. Azioni volte a sfruttarli possono dare un contributo decisivo al rilancio di tutta l’economia italiana. Difatti – ha precisato Draghi – nel 2007 il rapporto tra il prodotto per abitante delle re-gioni meridionali e quello del centro-nord non ha raggiunto il 60%, resta inferiore a quello di trent’anni fa. Anche se vi sono forti differenze nel Mezzogiorno: Abruzzo, Molise e Sardegna non sono più de-finibili in ritardo di sviluppo secondo i criteri comunitari. La produttività media degli occupati del sud – ha osservato ancora Draghi – è inferiore del 18% a quella del centro-nord. Il tasso di occupazione è più basso di 19 punti. La quota di lavoro irregolare sfiora ancora il 20 per cento, il doppio di quella delle regioni centro-settentrionali. Il pur necessario incremento della flessibilità nell’utilizzo e nella remunerazione del lavoro, già avviato negli ultimi anni, non può bastare a sanare i persistenti squilibri del mercato del lavoro meridionale”.