Il sindaco D’Anelli: “si è lavorato sulla qualità, parcheggi, condotte marine, discariche.”
Fantastico blu. Non cii potrebbe essere epitaffio migliore per una cittadina travolta da un insolito destino alla vigilia dell’estate. Rodi fa incetta di riconoscimenti: bandiera blu, quattro vele, fatto inedito e si rifà la carta d’identità ambientale, miglior biglietto da visita per un turismo alle porte. E se le prove generali del ponte del 25 aprile e quello di inizio giugno costituiranno un viatico importante, abbrivio all’industria del sole, vuol dire che per Rodi sarà una stagione all’insegna del boom. Bell’accoppiata quella delle 4 vele e della bandiera blu. «Per noi è un fato di grande rilevanza», attacca il sindaco, Carmine d’Anelli. «Anche perchè si tratta di riconoscimenti a valenza maggiore rispetto al passato. Le vele e le bandiere oggi sono una certificazione di qualità. Ma lo vogliamo dire che prima anche paesi senza depuratore avevano il riconoscimento?».
Sindaco, ma al di là dei «sigilli», pure importanti, resta il problema del turismo e la capacità di veicolare flussi di villeggianti la cosa che più conta, non le pare? «Guardi, siamo reduci da due giornate in cui ci si è riempiti gli occhi di presenze: gli alberghi più in hanno registrato se non il pienone, numeri sicuramente più incoraggianti rispetto allo stesso periodo della passata stagione. Dunque, se il buongiorno si vede dal mattino.. » E D’Anelli torna a spiegare il percorso che ha condotto la cittadina a incamerare riconoscimenti: «Per la bandiera blu si è lavorato molto sulla raccolta differenziata, che era uno dei criteri basilari: qui siamo arrivati al 7 per cento, il che non è poco; e ci ripromettiamo di incrementare il dato. Ma si è lavorato molto anche sulla politica della pulizia delle spiagge, sulle acque di balneazione con prelievi fatti ogni quindici giorni; sui servizi ai disabili: a proposito, noi disponiamo di un pulmino da quattro anni che porta i disabili gratis. Invece le vele sono determinate da una situazione che Legambiente osserva: abusivismo, costa antropizzata. Legambiente premiò Rodi già due anni fa con le 4 vele che l’anno successivo ci portarono a tre per restituirci quest’anno il poker. Ma ne meritavamo cinque. A luglio ritorna Goletta verde, per visitare quei porti che si distinguono. Abbiamo ripulito tutti i siti carsici di campagna ingombrati da materassi, lavatrici, s’è bonificata la vecchia discarica, messa a nuovo a spese del Comune. Poi abbiamo pianificato lo strumento urbanistico per dare un assetto definitivo a questo percorso e ora ci apprestiamo a varare il Pug con l’osservazione di parametri scrupolosi. Riorganizziamo la città. Abbiamo aumentato le aeree di parcheggio, le aree a verde: piazza Padre Pio, via Dante, spazi adiacenti scuola materna e scuole medie; dallo scorso anno è attivo un parcheggio con 250 posti macchina vicino il conservatorio> oltre al parcheggio a mare per i turisti che vanno alle Tremiti. E’ in via di costruzione un autosilo in corso Giannone per la risistemazione del mercato coperto con ascensori e abbattimento di barriere architettoniche. E per l’estate sono programmate almeno trenta manifestazioni dalla fine di giugno fino agli inizi di settembre jazz, una rassegna di bande a fine agosto. L’anno prossimo avremo il porto e diventerà il porto di tutti, il più vicino alla Croazia e alle Tremiti». Insomma Rodi travolta da un’ondata di improvviso benessere.