“Diffidare dai falsi tecnici di luce e gas, attenzione ai distinti venditori di diamanti”
«Per qualunque problema componete il 113, saremo felici di aiutarvi». E’ quanto scritto nel vademecum preparato dalla Questura e che sarà distribuito agli anziani: contiene consigli sui comportamenti da adottare per evitare truffe e furti. Eccone alcuni: non aprire la porta a sconosciuti, anche se in uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Evitare di dare ascolto per strada a persone che propongono facili guadagni. Farsi accompagnare nelle operazioni di prelievo o versamento in banca o ufficio postale; prudenza nell’utilizzo del bancomat. Anche parenti e vicini di casa possono essere un valido supporto ai «nonni», ad esempio non lasciandoli soli e interessandosi ai loro problemi quotidiani. Nel vademecum della Questura sono indicate anche le truffe più ricorrenti. Alcuni raggiri – è stato spiegato in conferenza stampa – scattano dopo che la vittima è appena uscita dalla banca o dalle Posta dove ha ritirato soldi. Spesso accade che l’anziano viene seguito sino alla sua abitazione, poi il truffatore di turno si presenta come funzionario di banca dicendo che c’è stato un errore allo sportello e con il pretesto di contare le banconote finisce per sostituirle con altre davvero false. Un’altra truffa molto «gettonata» è la finta pulizia della giacca dell’anziano, dopo aver «accidentalmente» versato del gelato o caffè: lo mettono a segno donne che con la scusa di aiutare la vittima, le frugano in tasca alla ricerca dei soldi. Bisogna anche diffidare dal falso venditore di pietre preziose; da coloro che propongono una ricompensa se li si aiuta a dare in beneficenza una fantomatica redità ricevuta; dai falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap che si presentano a casa di anziani con la scusa di controllare la posizione pensionistica o contributiva.