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Inchiesta WiFi, niente più arresti domiciliari per Pinto e Maratea

Niente più arresti domiciliari per Nicola Pinto e Giuseppe Maratea, il presidente e l’assessore alla Cultura della Comunità Montana del Gargano, accusati nel gennaio del 2008di aver chiesto e ottenuto 20 mila euro, da un ingegnere, per dare corso al progetto che prevede la realizzazione della rete internet wireless sul promontorio.
Ieri mattina nel corso del processo che si sta svolgendo al tribunale di Foggia il giudice ha accettato le richieste del collegio difensivo dei due imputati che chiedevano la rimessione in libertà perché erano cessate le esigenze cautelari. Una decisione che ha soddisfatto il legale di Pinto, l’avvocato Michele Curtotti.