Un silenzio imbarazzato avvolge il portale del turismo pugliese, viaggireinpuglia.it, costato la bellezza di 3 milioni 145mila euro e che, a sentire gli esperti di informazione web, avrebbe potuto benissimo essere realizzato investendo poche decine di migliaia di euro. A chiedere un minimo di chiarezza è stato il presidente del gruppo di AN in via Capruzzi, Roberto Ruocco, con una interrogazione urgente all’assessore regionale al turismo, Massimo Ostillio.
Il portale è stato commissionato a Tecnopolis, con il subappalto ad Unioncamere per i contenuti. I costi sono decisamente alti: un milione 900mila euro per progettazione e sviluppo, 319 mila euro per la redazione, 129 mila per la promozione, 150 mila per gli info-point, 259 mila per l’attivazione del network regionale e 325 mila per l’osservatorio. Minima la ricaduta occupazionale: al portale lavorerebbe stabilmente una redazione di appena quattro persone. Nonostante tali investimenti, il portale risulta carente di molte informazioni. Per viaggiareinpuglia.it in provincia di Foggia esiste sono un locale notturno, ad Ortanova, non di più quattro agriturismi, appena dieci cinema, di cui sette nel capoluogo, compreso il Nuovo Garibaldi, che ha chiuso i battenti da quasi tre anni. Sconcertante, nel link dedicato ai luoghi dello spirito ed alle chiese più belle di Puglia, la mancata segnalazione delle basiliche di Santa Maria e di San Leonardo di Siponto. In fondo uno scandalo piccolo piccolo, se si pensa al portale italia.it ideato da Lucio Stanca, portato a conclusione da Francesco Rutelli e costato 45 milioni di euro. Doveva essere la vetrina del Belpaese nel mondo, una carta da visita d’eccezione per promuovere il nostro patrimonio turistico. Ma Italia.it ha chiuso i battenti nel gennaio scorso. Dopo una spesa di quasi novanta miliardi del vecchio conio, andando all’indirizzo web www.italia.it si riceve un messaggio di errore. Il dominio non è più operativo, e lascia sullo schermo del pc un vuoto imbarazzante.