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Paolo Rosiello: dateci Amendola

Dopo troppi anni aspet­tiamo una concre­ta e stabile soluzio­ne, pur considerandola serie di tentativi prodotti, pur­troppo mai andati a buon fi­ne. C’è ancora qualche ap­passionato che spera nel pie­no esercizio della struttura aeroportuale, forse è solo in­genua passione perché l’evi­denza testimonia che quelli che contano e buona parte della classe politica della mostra provincia non ha mai mostrato grande interesse e determinazione per ri­solvere la questione.

Forse il Gino Lisa non soddisfa standards di mercato, quali i costi per una adeguata ristrutturazione, la scarsa utenza, le eventuali passività accumulate nel tempo. O forse il suo utilizzo a regime farebbe decollare in esponenza un Gargano da San Giovanni Rotondo a tutta la costa, che nei programmi di molti "non sa da fare". Forse è la nostra atavica incapacità di fare sistema e si­nergia. E’ il caso di dire che questo nostro territorio ubicato in altre re­gioni sarebbe stato un paradiso in tutti i sensi anche di vero e strut­turale sviluppo economico. Da noi è sempre tutto complicato. Vi­viamo ritardi storici in tutti i settori. Quasi mai riusciamo a cogliere momenti e trend favorevoli. Questo a mio giudizio, perché siamo esageratamente politico-dipendenti. Si a sa che e la politica decido­no, quando lo fanno, in tempi lunghi ed attuano in tempi infiniti. Al­lora la domanda nasce spontanea: chi è in grado di dare una risposta seria e convincente ad una ingiustificata ed interminabile attesa per la definizione di una infrastruttura, peraltro vitale per l’economica della nostra provincia? In attesa di conoscere il seguito della teleno­vela cosa è opportuno fare a tutela dei numerosi operatori del turi­smo e del commercio che vivono difficoltà e vedono con reale preoc­cupazione il futuro? In attesa, inoltre, che sul Gargano, per impegno dell’amministrazione comunale di Vieste, possa nascere una avio­superficie idonea ai charter e che comunque, dovrà sopportare i tem­pi burocratici di progettazione approvazione e attuazione, qual è la riflessione immediata? Ritengo l’unica e sola sia tentare l’apertura ai charter dell’aeroporto di Amendola. Per quanto è dato conoscere il livello strategico/militare non dovrebbe essere così rilevante da non consentire aduna struttura attrezzata su centinaia di ettari la funzio­nalità per voli charter in limitati periodi dell’anno ed in limitati gior­ni del mese. Si tratta di avere un comune buon senso ed una comu­ne posizione intesa a capire tutte le regioni. A questo proposito già la Camera di commercio di Foggia ha assunto tempo fa una posizione politica chiara e favorevole all’apertura dello scalo Amendola con l’impegno di coinvolgere istituzioni nazionali e locali, organizzazio­ni di categoria nazionali e locali per un confronto al fine di verificare la compatibilità tra interessi strategici ed in sistema turistico del ter­ritorio. anche alcuni comuni hanno deliberato in tal senso, tra gli al­tri il comune di Vieste con atto di giunta del maggio 2006. Quanto evi­denziato è un preciso invito al presidente della provincia, ai consi­glieri provinciali del Gargano, ai responsabili delle categorie affinchè si possa promuovere una comune iniziativa per un incontro con il ministro della Difesa, La Russa, collega di partito e amico dell’ono­revole presidente Antonio Pepe e spero persona disponibile a com­prendere le nostre necessità e trovare una idonea soluzione. Mi ren­do conto che non è una soluzione facilissima, ma a questo punto bi­sogna crederci fortemente. Non è più tempo di incursioni ed enun­ciazioni demagogiche, occorrono i fatti.

Paolo Rosiello

* operatore turistico e componente giunta camerale

l’Attacco