Menu Chiudi

Piano della Salute, Marino: “ospedali provincia Foggia, tre criticità da superare”

“Da un primo approfondimento del Piano Regionale di Salute, per quello che riguarda la presenza ospedaliera nella provincia di Foggia, voglio evidenziare le tre criticità che possono essere superate nella discussione in Commissione". Così, in una nota, il presidente della terza commissione consiliare Dino Marino. "La prima criticità – rileva Marino – consiste nella mappa e nella classificazione degli ospedali della provincia di Foggia. Alcuni di essi infatti risultano non corrispondenti al ruolo e alle funzioni che attualmente gli stessi svolgono. Mi riferisco innanzitutto a quelli di Torremaggiore e Monte Sant’Angelo che sono stati inseriti nella lista degli ospedali con meno di 70 posti letto e, quindi, interessati ad un’ipotesi di trasformazione in “casa della salute”: Si tratta di una svista tecnica visto che con il passato Piano ospedaliero i due stabilimenti sono stati inseriti nei presidi di San Severo e Manfredonia e, quindi, non sono più autonomi già dal 2004. Un altro errore tecnico riguarda gli ospedali di Cerignola e San Severo che sono stati inseriti nella lista degli ospedali di base, mentre hanno tutte le caratteristiche per essere classificati come ospedali intermedi, perché sia l’uno che l’altro hanno non solo un numero di specializzazioni superiore alle quattro previste per quelli di base ma anche la presenza del reparto di rianimazione. Su queste questioni tecniche presenterò degli appositi emendamenti in Commissione sanità.
La seconda questione, più politica, riguarda invece la dotazione organica del Policlinico universitario di Foggia dove, giustamente, sono previste alcune discipline fondamentali per rendere la formazione e l’assistenza a standard alti e di eccellenza. Mi riferisco – sottolinea Marino – all’apertura di reparti come cardiochirurgia e oncologia. Storicamente la dotazione organica negli ospedali centro-universitari è più alta. Ma le Università devono essere messe tutte sullo stesso livello. Il Policlinico universitario di Foggia, per il quale la Regione sta spendendo ultimamente più di 85 milioni di euro per la costruzione di nuovi plessi, non può avere una dotazione organica che risulta essere il 50% di quella di Bari. Se realmente vogliamo far fare un salto di qualità, e non solo edilizio, agli Ospedali riuniti di Foggia, dobbiamo incrementare  in modo considerevole il personale per rispondere  alle esigenze di ricerca, formazione e assistenza.
Ultima questione, non meno importante, è quella posta dai Sindaci del Gargano nord, quel lembo di terra bellissimo che va da Sannicandro Garganico a Vieste. Un territorio che in estate conta più di  800 mila presenze turistiche e che non ha alcuna struttura ospedaliera. E’ una questione di sviluppo, di emergenza e sicurezza sanitaria.
Su questi due ultimi problemi invito tutti i colleghi consiglieri regionali della provincia di Foggia ad una iniziativa unitaria che ascolti le richieste delle Università e delle popolazioni garganiche. Allo stesso tempo – conclude Marino – chiedo ai Parlamentari della provincia di Foggia di farsi promotori di una richiesta  presso il Governo nazionale di finanziamento straordinario per la nascita di una nuova struttura sanitaria sul Gargano, dal momento che con gli attuali trasferimenti, la Regione è difficilmente in grado di rispondere a questa esigenza".