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Manfredonia, un vademecum religioso dell’estate 2008

Anche quest’anno la arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo offre ai numerosi turisti che godono del meritato riposo estivo e che hanno l’opportunità di visitare e soggiornare nei paesi della nostra terra garganica, ricca di attrazioni religiose, artistiche e naturalistiche, il suo Vademecum dell’estate 2008. L’arcidiocesi di Manfredonia si rende interprete dell’esistenza di tanta ricchezza che “funge da tramite provvidenziale per i fedeli che sono alla ricerca di pace e riposo”. In primo luogo, tramite questa guida, edita quest’anno in cinquantamila copie ed interamente dedicata nella prima parte all’evento che sta coinvolgendo la nostra quotidianità, l’ostesione del corpo di San Pio di Petrelcina, vuol offrire le migliori informazioni storiche-artistiche sui suoi affascinanti paesi, sulle parrocchie ed orari delle celebrazioni liturgiche. Monsignor Domenico D’Ambrosio ha rilasciato in proposito questo commento: “Spero che tanti fedeli accorrino nella nostra terra per condividere con noi la sua meravigliosa bellezza, il suo mare limpido e accogliente, le sue montagne segnate da sempre da una straordinaria presenza del Divino, con città e paesi che offrono accanto alla ricchezza di una storia millenaria, l’operosità faticosa e feconda dell’oggi. Spero altresì – continua Monsignore – che desiderino visitare le nostre terre soprattutto quest’anno in cui la nostra chiesa sta vivendo un significativo momento di grazie e di benedizione: l’ostensione del corpo di San Pio da Pietrelcina”. Un evento che non può lasciare indifferenti ma che, al contrario, “nella provvidenzialità della storia che si dipana, ci aiuta a ritrovare con chiarezza inusitata il desiderio di fedeltà piena e di continua devozione alla Parola. La devozione verso tali reliquie – aggiunge Monsignore – garantisce le loro ottime condizioni di conservazione per dare la stessa possibilita di cui noi siamo oggi fruitori anche alle future generazioni”. Da Monsignor D’Ambrosio arriva pertanto il monito di “scoprire le bellezze della millenaria storia garganica” poiché “non c’e’ un comune che non abbia documentato nella pietra e nell’arte la sua fede la sua devozione alla Vergine Maria”
(Il Grecale)