Ancora aperte le ferite dell’incendio del 24 luglio 2007: stasera messa e concerto.
E’ il giorno del ricordo, delle vittime ma anche della rinascita. Peschici, un anno dopo il 24 luglio dello scorso anno, ricorda quello che accadde quando il terribile incendio distrusse circa duemila ettari di macchia mediterranea tra Peschici e Mattinatella, distruggendo completamente alcune strutture turistiche e uccidendo anche tre persone, due anziani fratelli e un venditore ambulante. Ad un anno da quel terribile rogo di un anno fa, molto è cambiato. Soprattutto a Peschici, il centro più colpito dalle fiamme che misero in fuga migliaia di turisti i quali riuscirono a salvarsi grazie proprio all’aiuto dei cittadini del paese garganico. Un anno caratterizzato anche da diverse polemiche, come quelle per i fondi europei mai arrivati per un errore del governo e della Protezione Civile. Un anno che non è stato sufficiente né per capire le vere cause dell’incendio, partito da un uliveto che si trova a pochi metri dall’abbazia di Kalena, né per individuare gli eventuali responsabili visto che l’inchiesta della Procura di Lucera non è ancora chiusa, anche se la stessa Procura ha chiesto l’archiviazione delle accuse nei confronti dei cinque indagati: un dipendente dell’Anas, tre turisti e il proprietario dell’uliveto dove si è scatenato l’inferno. Le strutture colpite e distrutte dal fuoco quest’anno hanno riaperto, anche se con grandi difficoltà, perché sono ancora pochi i turisti giunti sulle spiagge tra Peschici e Veste. Certo, lamentano gli operatori, 2 una crisi che investe tutta la nazione e molti altri settori, anche se l’incendio ha comunque lasciato segni visibili anche ad un anno di distanza. Ormai tutte le strutture sono state riaperte. Ma in molte di esse si registrano enormi vuoti causati, sembra strano, dalla mancanza di ombra una volta assicurata dagli alberi che popolavano la «Montagna del Sole». Ora quegli alberi stanno lentamente ricrescendo, spontaneamente o grazie all’aiuto di associazioni di volontariato, ma sono ancora molte le strutture che hanno perso la vegetazione: e cosi sono tanti i turisti che entrano nei campeggi e vanno via subito dopo aver visto che le piazzole d’ombra sono già occupate. Nonostante questi problemi, Peschici voleva però tornare alla vita, sociale ed economica, «e – come ha sottolineato più volte il sindaco Domenico Vecera – la popolazione si é risollevata dalla cenere, combattendo anche se resta l’amarezza per un disastro che poteva essere certamente evitato». Oggi i cittadini di Peschici non vogliono solo ricordare le tre vittime e i danni subiti dalle strutture e dal territorio. Peschici vuole celebrare la rinascita del paese e dell’intero territorio che può anche usufruire del milione e 400mila euro assegnato alla Regione Puglia che sarà presente a Peschici con l’assessore alla solidarietà Elena Gentile. Tante le manifestazioni organizzate per oggi. Si partirà con una giunta provinciale straordinaria nel Comune del centro garganico e nel quale si parlerà proprio del rilancio del turismo. Poi seguirà la funzione religiosa nella chiesa di Sant’Antonio per ricordare le tre vittime dell’incendio assieme anche all’attrice Claudia Koll. Seguirà il concerto di Renzo Arbore all’interno dello stadio comunale, dove il Comune garganico premierà anche tutte le persone e le forze dell’ordine che si prodigarono nelle operazioni di soccorso quel 24 luglio dello scorso anno.