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“Ma questa non è più giustizia”

I penalisti: ai cittadini si infliggono attese e rinvii che li mortificano, troppi processi per udienza. Quanto successo l’altro giorno in Tribunale con lo stesso magistrato «costretto» a dividersi in tre per celebrare 35 processi davanti al monocratico, un’udienza preliminare come gup a 16 im­putati, e andar a comporre con due colleghi il tribunale misure di prevenzione, ripropone il problema dell’organizzazione del lavoro e delle udienze in Tribunale. La situazione riveste i caratteri dell’eccezionalità; quella che non è l’eccezione ma la norma è invece – lamentano i penalisti – il numero eccessivo di processi fissato per ogni udienza davanti ai giudici monocratici. Si va dalle 20/25 cause sino anche a 35, con tempi lunghi, rinvii di molti processi perchè non sempre è possibile celebrare tutti quelli in calendario. Le udienze in Tribunale dovrebbero iniziare alle 9 e concludersi entro le 17.30, ma talvolta si prosegue sino al pomeriggio inoltrato. I penalisti chiedono una migliore organizzazione del lavoro: non più di 15 processi per udienza, con fissazione degli orari in cui ogni singola causa verrà trattata per evitare attese di ore.