Il progetto di valorizzazione, proposto dall’assessore Raffaele Zaffarano, dovrebbe essere realizzato entro 5 anni. Nuove attività commerciali e strade a tema. Sul modello del Centro Storico. Il quartiere ottocentesco, o quartiere murattiano, di Vieste sarà interessato da un progetto di valorizzazione, già proposto alla Giunta comunale dall’assessore alle attività produttive Raffaele Zaffarano. Entro cinque anni -è questo l’arco temporale previsto per la realizzazione- il borgo subirà un ripopolamento delle attività artigianali e commerciali. " Si tratta di un progetto di valorizzazione, economico e commerciale -spiega Zaffarano-. Già avviato negli anni novanta quando, analizzate le difficoltà legate all’ordine pubblico, assumemmo una decisione molto importante: decidemmo di sgomberare i giardini Marina Piccola da tutta una serie di venditori ambulanti e di piccoli artigiani che realizzavano opere di bigiotteria. La decisione fu presa di concerto con l’allora assessore Carlo Nobile. "All’inizio degli anni novanta, i proprietari delle baracche che affollavano il borgo erano soliti, per non smantellarle ogni sera, dormire per strada di notte. Perciò, si decise di eliminare la cattiva abitudine con una ordinanza. La nota stabilì che dall’anno successivo (dal 1993 in poi) non sarebbe stato più possibile continuare la propria attività in quei giardini. I proprietari vennero invitati a trovarsi dei locali nel centro storico per aprirsi delle botteghe. ‘La decisione fu impopolare -commenta l’assessore alle attività produttive-. Ci riuscimmo tuttavia, tant’è che oggi il centro storico di Vieste è uno dei più ordinati tra i piccoli centri. Qualcuno è rimasto deluso, altri se ne sono andati. Chi ha deciso di restare ha aperto l’ attività nei locali del quartiere. E’ stato un modo per rivitalizzare quel centro. Prima era privo di qualsiasi attività; oggi, non possiamo che essere soddisfatti visto l’interesse che suscita nei visitatori." Da allora qualcosa è cambiato. E proprio su quella falsa riga e sull’esempio delle attività intraprese nel centro storico che si vuole procedere nel quartiere murattiano. E non sono da trascurare le attrattive di natura paesaggistica ed architettonica. Si punta a sviluppare le attività economiche di tipo artigianale e commerciale, creando delle vie a monotematica. Da via, Dottor Vincenzo Giuliani fino a via Domenicantonio Spina, passando per via Santa Croce, via Tordisco e via Marchese. Ad esempio, la via del gusto, dove si potranno trovare tutte le attività enogastronomiche, potrà essere via Domenicantonio Spina. Verrà riservata a quelle botteghe chevendono prodotti di nicchia e prodotti tipici per eventuali degustazioni. Un’altra via sarà esclusivamente per l’artigianato. Si pensa a via Dottor Vincenzo Giuliani. Una e un’altra via si potrebbe utilizzare per la moda, l’ipotesi è via Marchese. Le attività presenti attualmente sono dieci. Si prevede debbano essere realizzate altrettante attività per ogni categoria. "Vieste aveva molti artigiani qualche tempo fa che lavoravano il cuoio, il legno, qualcuno la ceramica. Ma la produzione industriale ha prodotto un calo notevole. Stiamo pagando anche noi lo scotto della globalizzazione. Per far fronte al fenomeno, si sta rincorrendo un vero e proprio progetto di ritorno alle origini, caratterizzando alcune vie, in modo che i visitatori possano passeggiare all’interno del borgo, sapendo che potranno trovare aree di attività separate: dalla enogastronomia all’artigianato, commercio in senso lato alla m’oda, con la via dei negozi. Il costo delle iniziative non sarà elevato. Si prevedono 7-800 mila euro, già inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche. Anche se si pensa forme di incentivo differenti, come la detassazione delle imposte comunali ICI e Tarsu. L’attuale amministrazione ha già attuato i primi lavori strutturali che interessano la pavimentazione e l’illuminazione del borgo. La prossima estate dovrebbero essere già visibili i primi risultati dei lavori strutturali, visto che si inizierà il prossimo autunno.