L’università di Foggia ha ottenuto un finanziamento di sette milioni di euro per la costruzione della facoltà di Medicina. Entro l’anno sarà aperto il cantiere del nuovo plesso del triennio biologico il cuoi progetto esecutivo è stato realizzato dallo studio Valle di Roma. Il consiglio d’amministrazione della Cassa depositi e prestiti, dopo aver valutato i bilanci dell’ateneo, ha concesso il prestito. L’Università per il prossimi dieci anni sarà impegnata finanziariamente per la restituzione del mutuo concesso. Il rettore Antonio Muscio subito dopo la pausa estiva convocherà il consiglio d’amministrazione sia per attivare concretamente il prestito sia per indire la gara d’appalto europea, dato l’ammontare del finanziamento. Una struttura modernissima, un vero e proprio campus medico con aree verdi e parcheggi che sorgerà nell’area a ridosso del policlinico alla fine di via Pinto. Per la realizzazione di questo immobile il Comune ha concesso, tre anni fa, una variante urbanistica ed è stata sottoscritta una convenzione con l’Università per l’utilizzo dei parcheggi e per la realizzazione di una strada che metterà in comunicazione via Pinto con via Napoli. La costruzione della facoltà di medicina e quella del nuovo plesso ospedaliero da 250 posti i cui lavori sone già partiti cambierà il volto del polo medico ospedaliero foggiano di qui ai prossimi quattro anni. «Evidentemente la situazione economica del nostro ateneo è a posto visto quanto ci è stato concesso dalla Cassa Depositi e prestiti – afferma il rettore Antonio Muscio – dovremmo farcela entro la fine dell’anno a vedere aperto il cantiere». La questione degli spazi universitari nei prossimi anni sarà centrale per lo sviluppo dell’ateneo. Resta sempre bloccata la questione degli ultimi immobili Iriip che sono destinati alla facoltà di economia, e il trasferimento del Sert e del servizio di alcologia dall’ex ospedale vecchio per l’ampliamento della facoltà di lettere. Non si muove invece un mattone nel cantiere dove è sorta la Casa dello Studente che a causa di un contenzioso tra Edisu e società appaltatrice non è del tutto terminata e dunque inutilizzabile. La ristrettezza di spazi, le aule ancora troppo poche rispetto a studenti e corsi di laurea attivati, posti letto per universitari è l’elemento che penalizza al momento l’ateneo così come rivelato dalla recente indagine del Censis.