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Vieste, Fratres oltre vent’anni di raccolte e donazioni

L’Avis è presente in tutte le zone della provincia ma non nel Gargano Nord. L’associazione Fratres è riuscita nell’arco di vent’anni, partendo da Vieste a coprire Vico, Peschici, Rodi Garganico, Cagnano, Ischitella Serracapriola e Carpino. A guidarla sono Mario Ragno, il presidente, e Mimmo Esposito il suo vice. “Abbiamo aperto la sezione viestana nel marzo del 1981, ed è stata una vera e propria scommessa fatta con Di Giorgio il primario di Casa Sollievo della Sofferenza, la struttura ospedaliera a cui noi facciamo riferimento”, racconta Mario Ragno professore alle elementari oggi in pensione. Una scommessa perché non tutti credeva che la Fratres sarebbe riuscita dove l’Ais aveva fallito. “Si metteva in dubbio la formazione culturale dei viestani, forse ritenuta non pronta per la donazione. E invece – continua Mario – abbiamo una media di 800 sacche di sangue l’anno, è l’indice più alto dell’intera provincia”. “Abbiamo raggiunto picchi di 850 – aggiunge Mimmo”. “Oggi siamo autosufficienti con una media di 65 sacche ogni 1000 persone, un livello che raggiunge in Europa soltanto la Dannimarca, quando la media italiana è di 50”, dice il presidente. Ma oltre i numeri la Fratres è un gruppo di una ventina di persone che ha lavorato sodo per ottenere questi risultati, anche con una massiccia campagna informativa fatta di manifesti disseminati per tutto il paese . “Lavoriamo nelle scuole superiori con i ragazzi 18enni o prossimi alla maggiore età – spiegano – e la cosa più bella è vedere che sono già preparati e consapevoli dell’importanza di questo servizio”. Non sembra ci siano grosse differenze tra giovani e adulti e né tra classi sociali. “La nostra associazione ha dimostrato che la società viestana è più che preparata ad affrontare argomenti importanti come la donazione del sangue. La città lo ha dimostrato ampiamente e ancora lo dimostra. Non c’è ceto sociale né fascia di età che non possano essere coinvolti in questo progetto”, dice Mario.
Che questa associazione sia intrecciata con il tessuto sociale di Vieste lo dimostra anche un episodio che risale a metà anni ottanta. “Parliamo di un periodo in cui l’assistenza sanitaria era davvero precaria – spiega Mario – e così decidemmo di acquistare un’autoambulanza per il paese. Io andai a Bologna per acquistare il mezzo, firmai delle cambiali prevedendo di riuscire a coprirle nell’arco di un triennio. E invece dopo un anno tra la popolazione siamo riusciti a raccogliere 80milioni di lire”. Un mezzo che poi fu gestito per un bel po’ di tempo proprio dalla Fratres. “Eravamo attivi 24 ore su 24, nel 1985 compiemmo 256 interventi contro i 24 dl servizio pubblico. Per fortuna sono tempi passati.
Quello del pronto intervento è un tema molto sentito ultimante  Vieste, con la polemica tra il commissario straordinario della Asl, Donato Troiano e il comune di Ersilia Nobile fortemente contrario al progetto si sopprimere il servizio di eliambulanza per trasformarlo in elisoccorso. Non si sa come andrà a finire ma di certo si può dire che l’amministrazione comunale sta trovando sponde in vari pezzi di società, come quello della Fratres. “Noi siamo fortemente contrari al progetto della Asl – dice Mario Ragni – il servizio deve restare quello che è oggi è per questo motivo che siamo attivi nella raccolta firme organizzata da pochi giorni”. Anzi – aggiunge il vicepresidente – noi lo vorremmo non soltanto per il periodo estivo ma per tutto l’arco dell’anno”.

Francesco Bellizzi
L’Attacco