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Vinicio Capossela questa sera al Carpino Folk Festival

A coronamento della rassegna “Vite Im pazienti”, si esibirà questa sera a Carpino in un concerto omaggio ad Andrea Pazienza, intitolato “E’ Paz! di gioia!”.

 

  Vinicio Capossela si esibirà nella splendida cornice del Carpino Folk Festival questa sera in un concerto omaggio ad Andrea Pazienza, intitolato “E’ Paz! di gioia!”. All’interno del concerto di Capossela è prevista anche la partecipazione dei Cantori di Carpino, per alcune canzoni che celebrano la tradizione musicale delle nostre terre.  Scrive Capossela, nel presentare il concerto: «Oltre che un omaggio al grande Andrea, questo concerto vuole anche celebrare queste terre, le sue estati a Saint M’nè (San Menaio, dove era nato) che arrivano fino a noi a mezzo di alcune assolate tavole meridiane. Dunque sarà un concerto rurale e western, dato che il western è il territorio dell’immaginazione. La ruralità di queste terre nelle afe estive, nella sonnolenza che ispirò a Matteo Salvatore il verso immortale.. “mamma mamma sono lunghe le ore, acchiappa le mosche che volano al sole, e se il tempo non vuole pass’, dopo acchiappate rifalle volà..” Quell’indugiare nella sonnolenza, nella fantasia e nella voluttà, e nell’impigrimento credo sia molto “pazienziano”, come anche l’esplosione della gioia, dell’euforia, della liberazione pagana della risata, e la psicolisergità del vino a pranzo, e la frescura delle camere coi crocifissi dentro e i letti dalle alte testiere, insomma queste sono alcune delle cose per essere tutti un po’ Paz! di gioia quella sera, e per essere anche un poco “conoziuti” anche noi postumi, dall’occhio vigile di Pazienza, come in quelle immortali vignette in cui spiega come “david boiv” l’ha conoziuto a sua volta.Il repertorio comprenderà pezzi ispirati alla poetica di Pazienza, e ai luoghi che entrambi ci hanno conosciuti (Bologna e il Gargano), brani di western rurale, brani di Matteo Salvatore, un intervento dei Cantori di Carpino e alcuni elementi della banda municipale per una degna versione di “E’ pazzo di gioia – l’Uomo vivo”».