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Ragazzo disperso in mare: ancora nessuna traccia del corpo

Un’onda anomala, il mare che improvvisamente si ingrossa e il corpo atletico di un ragazzo di appena 24 anni che viene risucchiato, giù, sempre più giù negli abissi delle acque del Gargano, nel mare di San Menaio. Ieri sera Ivano Biscotti, un giovane del posto che da qualche anno lavora come magazziniere a Modena, in compagnia di una sua amica ha deciso di fare un bagno di mezzanotte. La serata era molto buia e le condizioni del mare erano pessime. Onde altissime e correnti fortissime. I due si sono tuffati lo stesso, hanno nuotato fino a largo. Ma il mare era troppo agitato, troppo pericoloso rimanere lì. I due hanno deciso, allora, di tornare indietro. Ma proprio in quegli istanti si è consuma la tragedia. La ragazza ha nuotato faticosamente fino alla riva. Si gira, si guarda intorno ma del suo amico Ivano non vi è traccia. Ha chiesto aiuto ad altri ragazzi che in quel momento stavano partecipando ad una festa in spiaggia, quella dei "Cento Scalini", che ogni anno anima le sere d’estate di San Manaio. Lo hanno cercato invano, lo hanno chiamato, hanno urlato il suo nome. Ma nessuna voce è giunta dal mare. A quel punto l’allarme ai carabinieri. Giungono i primi soccorsi, si diramano le ricerche. Dalle tre del mattino sono all’opera i mezzi navali dei carabinieri, della capitaneria di porto di Vieste e i sommozzatori dei vigili dei Fuoco. Sono ormai trascorse 12 ore, ma il mare non ha ancora restituito il corpo di Ivano. Le speranze di ritrovarlo vivo si affievoliscono, ora dopo ora; minuto dopo minuto. Gli inquirenti temono, che a causa delle forti correnti marine, il corpo sia stato trascinato lontano dal luogo della tragedia e che magari sia rimasto intrappolato tra gli scogli. Ora resta solo la speranza dei genitori e degli amici che pregano affinchè il mare sia clemente e che miracolosamente Ivano possa riemergere dalle acque e riabbracciare tutti.